lunedì 21 maggio 2012

Ubuntu


In questi giorni mi sto dedicando alla scrittura di un volume sulle tecniche di mediazione, in compagnia di alcuni ottimi colleghi (spero di darvi presto notizie!), e sto riprendendo alcuni appunti sul conflitto. 

Mi capitano così sottomano alcune cose che avevo scritto su questo sito a proposito dell'Ubuntu (vedi "Ubuntu, ovvero l'"arte della reciproca necessità", pubblicato nel settembre 2011), parola in xhosa (uno dei dialetti sudafricani) che può essere tradotta con "umanità".

Il concetto rimanda all'idea di riconciliazione e tolleranza ("Ciò che riguarda te, riguarda me...", "Una persona è una persona perchè esistono gli altri...") ed è stato uno dei pilastri fondamentali dell'attività della Commissione di Verità e Riconciliazione in Sudafrica. E' un concetto che trovo utilissimo per descrivere "simbolicamente" la mediazione.

Da un contributo sulla pagina FB di Marco (che ringrazio per lo spunto!) prendo queste sue considerazioni:
«Una persona che viaggia attraverso il nostro paese e si ferma in un villaggio non ha bisogno di chiedere cibo o acqua: subito la gente le offre del cibo, la intrattiene. Ecco, questo è un aspetto di Ubuntu, ma ce ne sono altri. Ubuntu non significa non pensare a se stessi; significa piuttosto porsi la domanda: voglio aiutare la comunità che mi sta intorno a migliorare?»

 (Nelson Mandela).

Ubuntu è un'etica o un'ideologia dell'Africa sub-Sahariana che si focalizza sulla lealtà e sulle relazioni reciproche delle persone.È un'espressione in lingua bantu che indica "benevolenza verso il prossimo". È una regola di vita, basata sulla compassione, il rispetto dell'altro. Appellandosi all'ubuntu si è soliti dire Umuntu ngumuntu ngabantu, "io sono ciò che sono in virtù di ciò che tutti siamo".



L'ubuntu esorta a sostenersi e aiutarsi reciprocamente, a prendere coscienza non solo dei propri diritti, ma anche dei propri doveri, poiché è una spinta ideale verso l'umanità intera, un desiderio di pace.
 Viene sfruttato in Sudafrica in una campagna nazionale per la promozione della società.

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