mercoledì 30 maggio 2012

Articolo su ADR Magazine

Scopro oggi che a marzo (lo so, brillo per tempestività...) è stato pubblicato (in prima pagina) nella rivista ADR Magazine un mio articolo, dal titolo "Il tirocinio assistito nella recente circolare ministeriale"


Ecco il link per scaricare la rivista in formato .pdf: http://www.adrmagazine.it/wp-content/uploads/2012/03/ADRmagazine_02_web.pdf
Buona lettura! 
Stefano

martedì 29 maggio 2012

Sentenza del Tribunale di Termini Imerese


Nella pagina Soluzioni ADR è comparsa ieri la notizia che il Giudice del Tribunale di Termini Imerese ha condannato in prima udienza i convenuti al versamento in favore dell'Erario di una somma di importo corrispondente al contributo unificato in virtù della ingiustificata mancata partecipazione al procedimento obbligatorio di mediazione.

giovedì 24 maggio 2012

(Non) iMediation?


Quasi un mese fa avevamo scritto della mediazione tra Apple e Samsung (linknel tentativo di risolvere la controversia legale che vede le due società contrapporsi in 50 diverse azioni legali divise in 10 paesi del mondo.
Riporto oggi la notizia del fallimento dell'incontro, tratto da Apple Caffè.

"Durante questa settimana i rispettivi CEO di Apple e Samsung, su richiesta del giudice che sta seguendo la loro causa e i vari dissidi per brevetti copiati, si sono presentati in questi giorni alla presenza del Magistrato Joseph C. Spero, "per trovare un accordo definitivo, con l'intento di mettere fine alla guerra legale che vede le 2 aziende da anni l'una contro l'altra": devo dire che come ho apertamente sospettato, nonostante la dichiarata apertura e disponibilità a risolvere la cosa anche da parte di Tim Cook (a differenza della posizione più rigida di Steve Jobs su tale argomento), il tutto è andato a finire (dopo 2 giorni e 16 ore di dibattito) in un buco nell'acqua.

Le posizioni prese anche in questa occasione da ambo le parti non hanno portato a trovare un accordo che potesse far decadere la lunga e complessa causa tra le due aziende. La Samsung peraltro non mostra di essere cambiata, tutt'altro continua ad inserire nei propri prodotti, anche i più recenti, elementi chiaramente plagiati da prodotti Apple, di cui è una gran conoscitrice visto che ne fornisce alcuni pezzi hardware. Di contro, la Samsung vorrebbe che la Apple pagasse dei diritti per l'uso del sistema di connessione wireless di cui sostiene di essere proprietaria (mi chiedo dunque se poi pretenderà un pagamento dei diritti anche da tutto il resto del mondo a questo punto).


Si è dunque nel pieno di un intricatissimo ginepraio, dal quale non sarà facile uscire. Con grande giubilo degli avvocati la causa andrà avanti e le udienze successive si terranno a luglio...

Chissà come finirà".

mercoledì 23 maggio 2012

Pronuncia Corte Costituzionale in tema di condizioni di procedibilità ed eccesso di delega


Copio da un post su facebook dell'amico Carlo.

Un piccolo antipasto dalla attuale Corte Costituzionale in tema di condizioni di procedibilità ed eccesso di delega (sentenza 18 aprile 3 maggio 2012 n. 111):

"Vale a dire che - non venendo in discussione il condizionamento ex se dell'accesso alla giurisdizione, la cui compatibilità con il precetto dell'art. 24 Cost. ove giustificato da esigenze di ordine generale, è stata, REITERATAMENTE RICONOSCIUTA DALLA GIURISPRUDENZA DI QUESTA CORTE [...] risultano per ciò non fondate le censure di violazione all'art. 32, 24,111 e 117 Cost, in relazione all'art. 6 CEDU, NEPPURE INFINE SUSSISTE IN ALCUNO DEI PROSPETTATI PROFILI un contrasto con l'art. 3 Cost"....

martedì 22 maggio 2012

La giustizia sostenibile II


Fresco di stampa, ecco il secondo volume de "La giustizia sostenibile" a cura di Marco Marinaro (ed. Aracne). 

C'è anche un mio contributo dal titolo "A beautiful mind e il 'dilemma' dell’interazione tra le parti al tavolo negoziale", nel quale prendo spunto dalla famosa scena del film del 2001 di Ron Howard (protagonisti Russell Crowe e Jennifer Connelly) per fare qualche considerazione (tra la teoria dei giochi e i principi della cultura negoziale) sul c.d. "dilemma del negoziatore"

lunedì 21 maggio 2012

Ubuntu


In questi giorni mi sto dedicando alla scrittura di un volume sulle tecniche di mediazione, in compagnia di alcuni ottimi colleghi (spero di darvi presto notizie!), e sto riprendendo alcuni appunti sul conflitto. 

Mi capitano così sottomano alcune cose che avevo scritto su questo sito a proposito dell'Ubuntu (vedi "Ubuntu, ovvero l'"arte della reciproca necessità", pubblicato nel settembre 2011), parola in xhosa (uno dei dialetti sudafricani) che può essere tradotta con "umanità".

Il concetto rimanda all'idea di riconciliazione e tolleranza ("Ciò che riguarda te, riguarda me...", "Una persona è una persona perchè esistono gli altri...") ed è stato uno dei pilastri fondamentali dell'attività della Commissione di Verità e Riconciliazione in Sudafrica. E' un concetto che trovo utilissimo per descrivere "simbolicamente" la mediazione.

Da un contributo sulla pagina FB di Marco (che ringrazio per lo spunto!) prendo queste sue considerazioni:
«Una persona che viaggia attraverso il nostro paese e si ferma in un villaggio non ha bisogno di chiedere cibo o acqua: subito la gente le offre del cibo, la intrattiene. Ecco, questo è un aspetto di Ubuntu, ma ce ne sono altri. Ubuntu non significa non pensare a se stessi; significa piuttosto porsi la domanda: voglio aiutare la comunità che mi sta intorno a migliorare?»

 (Nelson Mandela).

Ubuntu è un'etica o un'ideologia dell'Africa sub-Sahariana che si focalizza sulla lealtà e sulle relazioni reciproche delle persone.È un'espressione in lingua bantu che indica "benevolenza verso il prossimo". È una regola di vita, basata sulla compassione, il rispetto dell'altro. Appellandosi all'ubuntu si è soliti dire Umuntu ngumuntu ngabantu, "io sono ciò che sono in virtù di ciò che tutti siamo".



L'ubuntu esorta a sostenersi e aiutarsi reciprocamente, a prendere coscienza non solo dei propri diritti, ma anche dei propri doveri, poiché è una spinta ideale verso l'umanità intera, un desiderio di pace.
 Viene sfruttato in Sudafrica in una campagna nazionale per la promozione della società.