giovedì 30 maggio 2013

Per il Consiglio Europeo è necessario intervenire per promuovere la mediazione

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Da Mondo ADR di ieri (link) riprendo questo articolo sulla Raccomandazione del Consiglio Europeo che richiama espressamente la necessità per il nostro paese di promuovere procedure extragiudiziali per la risoluzione delle controversie.
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"Nell’ambito della decisione che abroga la procedura di infrazione 2010/286/UE sull’esistenza di un disavanzo eccessivo in Italia, il Consiglio dell’Unione europea ha deliberato una raccomandazione sul programma nazionale di riforma 2013 dell’Italia e ha formulato un parere del Consiglio sul programma di stabilità dell’Italia 2012-2017.


«Nonostante i risoluti provvedimenti adottati per migliorare l’efficienza del sistema giudiziario, permangono diverse sfide. In linea con la raccomandazione specifica del 2012, che esortava l’Italia ad attuare la prevista riorganizzazione degli organi giurisdizionali, le disposizioni attuative dell’agosto 2012 hanno avviato una revisione radicale della distribuzione territoriale degli uffici giudiziari a fini di razionalizzazione e di miglioramento dell’efficienza. Per poter produrre effetti positivi, questa riforma deve essere attuata con rigore entro settembre 2013. Questo misura fondamentale è stata integrata da interventi volti a ridurre la durata e il costo dei procedimenti e ad abbassare l’elevato livello di contenzioso, principalmente attraverso una maggiore specializzazione dei tribunali (i 21 tribunali specializzati nel diritto societario sono operativi dal settembre scorso), l’istituzione di procedure accelerate e l’introduzione di disincentivi all’uso dei servizi giudiziari. Anche le iniziative volte a modernizzare e informatizzare i servizi giudiziari contribuiscono a migliorare l’efficienza. Visto l’elevato livello di contenzioso in Italia, i meccanismi extragiudiziali di risoluzione delle controversie possono contribuire in misura considerevole ad abbreviare i procedimenti civili e ad alleggerire il carico di lavoro dei giudici e dei tribunali, come è stato sottolineato nella raccomandazione specifica per paese del 2012 e nel programma nazionale di riforma. Nell’ottobre 2012, tuttavia, la Corte costituzionale italiana ha rigettato le disposizioni che rendono la mediazione obbligatoria in diversi settori della giustizia civile».

La Raccomandazione del Consiglio dell’Unione Europea individua nella giustiza civile uno dei settori in cui l’Italia deve intervenire urgentemente nel periodo 2013-2014. In particolare: «Per migliorare il contesto in cui operano le imprese occorre completare la riforma della giustizia civile dando rapidamente attuazione alla riorganizzazione dei tribunali, abbreviando la durata eccessiva dei procedimenti e riducendo il volume dell’arretrato e il livello di contenzioso. A seguito della sentenza della Corte costituzionale dell’ottobre 2012 sulla mediazione, è necessario intervenire per promuovere il ricorso a meccanismi extragiudiziali di risoluzione delle controversie».  

Quindi, il Consiglio: «RACCOMANDA che l’Italia adotti provvedimenti nel periodo 2013-2014 al fine di: abbreviare la durata dei procedimenti civili e ridurre l’alto livello di contenzioso civile, anche promuovendo il ricorso a procedure extragiudiziali di risoluzione delle controversie»".

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