mercoledì 10 luglio 2013

Da Il Sole 24 ore - Conciliazione, spunta la "prova"

Di Giovanni Negri - 10 luglio 2013 (link)
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Obbligatorietà a tempo della conciliazione. Tre anni e poi una valutazione sugli effetti, prima di decidere se e in quali forme proseguire. Ma anche estensione delle materie soggette al tentativo di accordo preliminare al giudizio vero e proprio.

La Camera offre una (limitata) sponda istituzionale agli avvocati, in sciopero per tutta la settimana contro le politiche del Governo, nel parere reso dalla commissione Giustizia sul decreto "del fare". Il parere arriva al termine di «un'indagine conoscitiva approfondita», spiega la presidente Donatella Ferranti (Pd). In termini generali, la Commissione prende atto della «necessità e urgenza di rilanciare l'economia» attraverso il decreto legge, ma auspica per il futuro che le iniziative in materia di giustizia siano adottate con disegni di legge e non decreti e affidate in sede referente alla commissione stessa. In questo modo verrebbe lasciato più tempo all'elaborazione degli interventi e più spazio al soggetti istituzionali con la maggiore competenza.

Più nel dettaglio, invece, il parere si sofferma su 54 condizioni formulate sotto forma di emendamenti che toccano un po' tutti gli snodi chiave del decreto in materia di giustizia. Sul fronte della conciliazione obbligatoria, il punto forse più critico e sgradito all'avvocatura, il parere prevede che l'obbligatorietà (che il Governo ha ritenuto di potere riproporre malgrado la sentenza della Corte costituzionale, considerata ininfluente sul punto) sopravviva in una fase sperimentale di tre anni, «necessaria per far entrare la conciliazione nella cultura» e al termine della quale si faccia un monitoraggio dei risultati.

Si dispone inoltre che il primo incontro per la conciliazione, alla presenza degli avvocati, sia gratuito, al contrario di quanto ammette il decreto che prevede comunque pagamenti assai contenuti, e che se il risultato è subito negativo, ci si potrà indirizzare all'autorità giudiziaria. Vengono inoltre ampliate le materie, con un (parziale) ritorno al passato, a casi come le controversie sulla circolazione stradale senza danni alle persone, le cause patrimoniali tra coniugi, i rapporti interni ad associazioni e fondazioni.

[segue]

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