lunedì 26 settembre 2011

Tutta la mediazione, minuto per minuto...


Le analogie con il calcio, si sa, funzionano spesso in un paese come il nostro da sempre "malato di pallone" (d'altra parte chi vi scrive ha visto la sua prima partita di calcio alla tenera età di tre anni). E allora c'è chi, come Massimiliano Pari, ha pensato di "fotografare" in un ottimo articolo la situazione della mediazione in Italia alla luce del DM 145 come se fosse una partita di calcio, anzi un derby, almeno a valutare dai toni e le aspre polemiche che stanno caratterizzando le iniziative in favore o contro la mediazione.


L'articolo di Pari offre anche l'occasione per sintetizzare i punti segnati a favore dei diversi schieramenti (se vi sembra che sia una "battaglia", beh talvolta i toni sono proprio quelli):

- A favore: La pronuncia del tribunale di Lamezia Terme del 1° agosto che ha dichiarato la manifesta infondatezza della questione di legittimità costituzionale e, un paio di settimane fa, la risoluzione del Parlamento europeo 2011/2016 (INI). Sebbene quest'ultima da un lato osservi "che nel sistema giuridico italiano la mediazione obbligatoria sembra raggiungere l’obiettivo di diminuire la congestione nei tribunali",  dall’altro "sottolinea che la mediazione dovrebbe essere promossa come una forma di giustizia alternativa praticabile, a basso costo e più rapida, piuttosto che come un elemento obbligatorio della procedura giudiziaria…". Quindi, in un quadro di valutazione positiva della mediazione, la risoluzione sembrerebbe quasi introdurre una velata critica al regime della obbligatorietà.
- Contro: oltre alla pronuncia del TAR del Lazio (la scorsa primavera), la recente pronuncia del Giudice di Pace di Parma e quella del Giudice di Pace di Catanzaro. In più abbiamo anche la pronuncia del Tribunale di Palermo, che ha sollevato la questione di legittimità dinanzi alla Corte Europea circa l'interpretazione della Direttiva 52/2008.
Come andrà a finire? La risposta dell'autore dell'articolo è un insieme di speranza e timori: "Ora siamo in attesa del triplice fischio della Corte Costituzionale che metta fine all’incontro e decida definitivamente sulla sorte della mediazione obbligatoria nel nostro ordinamento. La speranza di tutti è che la Consulta non ci costringa ai tempi supplementari". Nell'attesa, l'ansia da derby prosegue...   Link all'articolo  Photo credits 

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