giovedì 27 giugno 2013

Il segreto della comunicazione nella relazione di coppia...



















Prima di riprendere i miei viaggi (che tra oggi e la fine di luglio mi porteranno in alcune città, stavolta del Nord, dopo un bel mese di giugno in buona parte passato in Calabria), voglio dedicare un pensiero (spero simpatico) alle relazioni di coppia ed alle difficoltà (talvolta insormontabili) di comunicazione tra i due sessi.

La mia amica Alessandra Passerini (grande esperta di questioni di genere - ci prova a spiegarmelo almeno una volta a settimana, ma io, con maschile - spero non maschilista - caparbietà "strenuamente" resisto...) ne darebbe anche una spiegazione molto efficace (anzi, è gradito un suo commento che "ci illumini la via").

In questa sede mi limito a dire che possiamo finalmente considerare svelato il vero "terzo segreto di Fatima"(mi perdonerete la battuta, non vorrei sembrare irriguardoso), fondamentale, tenendo conto delle profonde differenze esistenti tra i due sessi. 

Peraltro, sempre a proposito di differenze (ma dalla gestione di queste non se ne dovrebbero trarre vantaggi?), riporto anche una cosa che ha detto il mio amico Massimiliano Massimi la scorsa settimana, presentando il corso "L'arte della negoziazione" da me tenuto in Camera di Commercio a Frosinone. Infatti, riportando un pensiero (tra il serio ed il faceto - più quest'ultimo direi) di Richard Bandler espresso durante un seminario anni fa, egli disse che il segreto delle relazioni tra uomini e donne consiste in due sole parole dette dall'uomo al momento opportuno... e le due parole sono "Sì, cara..." :)

Be', amici e colleghi "maschietti", ciò significa che in qualche modo la tabella ci illumina la strada, no? ;) Allora, cominciamo ad "allenarci"...

Ultima considerazione sull'immagine: l'ho ripresa da facebook e non ho, ahimè, una fonte da riportare... tuttavia, sarò ben lieto di aggiungerla qualora qualcuno che legge il post la conosce...
Stefano


mercoledì 26 giugno 2013

Intervento del Ministro Cancellieri all'inaugurazione dell'Anno Giudiziario Forense 2013

Mercoledì 26 giugno 2013
Estratto dall'intervento del guardasigilli Annamaria Cancellieri all'inaugurazione Anno Giudiziario Forense 2013
Ministero della Giustizia, 
Sala “Giovanni Falcone”
____________________

[...]

"Sempre nell’ottica della deflazione dei processi, il decreto prevede una significativa rivisitazione dell’istituto della mediazione obbligatoria. 

So di affrontare un tema “spinoso”, sul quale peraltro è previsto un incontro nei prossimi giorni con il Consiglio Nazionale Forense. Ma ancora una volta la ragionevolezza delle posizioni espresse dal presidente Alpa in questi giorni, costituisce una premessa fondamentale per l’avvio di un dialogo sereno e costruttivo. Sono assolutamente convinta peraltro, come ho avuto modo già di affermare in altre occasioni, che la mediazione possa rappresentare uno strumento di grande efficacia per evitare che ogni controversia giunga necessariamente dinanzi ad un giudice. 

La previgente disciplina necessitava di alcuni indispensabili correttivi che sono stati introdotti tenendo in considerazione i rilievi della Corte Costituzionale, le risultanze dell’esperienza applicativa maturata e le proposte migliorative che sono state avanzate dai diversi attori del mondo della giustizia, compresi gli avvocati. Da un lato si è scelto, dunque, di mantenere il carattere dell’obbligatorietà, ritenendolo essenziale affinché l’istituto possa raggiungere concretamente il suo scopo, dall’altro ne è stata limitata l’area di operatività, si è valorizzato il ruolo dell’avvocato, proprio in considerazione della sua competenza professionale, sono stati abbattuti i costi. Su quest’ultimo tema ho ritenuto doveroso intervenire per andare incontro alle legittime istanze di giustizia dei cittadini. 

La mediazione è oggi gratuita per tutte le parti che, nella corrispondente controversia giudiziaria, avrebbero avuto diritto all’ammissione al patrocinio a spese dello Stato. I costi sono stati contenuti al minimo per ciascuna parte nel caso in cui si possa pronosticare un esito negativo già al termine del primo incontro di programmazione. I tempi di durata massima della mediazione sono stati ridotti da 4 a 3 mesi. 

Con queste innovazioni ritengo che il testo adottato, dopo un iniziale periodo di “assestamento”, potrà sortire effetti estremamente positivi sul carico del processo civile e superare le attuali diffidenze anche da parte del mondo forense. Anche per la mediazione è ora previsto il pieno riconoscimento del ruolo essenziale dei difensori. L’accordo concluso davanti al mediatore, oltre all’omologa del giudice, per avere valore di titolo esecutivo deve essere sottoscritto da avvocati. E’ stata infine riconosciuta di diritto agli avvocati la qualità di mediatori". 

[...]
____________________________

Ringrazio Piergiorgio per il suggerimento.

martedì 25 giugno 2013

Formazione Futuro (nuova locadina)



Ho il piacere e l'onore di presentarvi un'iniziativa di Action Training. Pensata per i giovani professionisti interessati a creare il proprio futuro professionale attraverso una opportunità totalmente gratuita, grazie all'impegno sociale a favore dei giovani da parte dei professionisti del network (link alla pagina del sito).

Faccio mie le parole dell'amico Massimiliano Cori che mi sembrano un modo ottimo per esprimere il "senso" di un progetto (assolutamente originale nel nostro paese) nel quale mi sento molto coinvolto: "Forza giovani il futuro è vostro solo se ve lo prendete con coraggio ed entusiasmo; Action Training Network fa il tifo per voi e vi sostiene nella fase di start-up della vostra identità professionale".

ps Nella seconda pagina della locandina trovate anche le materie ed i relatori su cui verterà il percorso formativo... Sono onorato di far parte di questa splendida squadra! A proposito, io parlerò di comunicazione efficace... poteva essere altrimenti? ;)

Vi aspettiamo...

Per partecipare alla selezione: scrivici a segreteria@actiontraining.it o contattaci al +39 0692948285. Entro il 10 luglio 2013.

domenica 23 giugno 2013

Luci ed ombre dalla giurisprudenza costituzionale in tema di mediazione

Riporto un interessante commento dell'amico e collega Carlo Alberto Calcagno, tratto dal suo blog mediare senza confini, sulla recente pronuncia della Corte Costituzionale in tema di mediazione.
___________________________________

Avverso il decreto legislativo 4 marzo 2010 n. 28  (articoli 5, comma 1, primo, secondo e terzo periodo, 8, 13 e 16, comma 1), il regolamento 18 ottobre 2010 n. 180 (art. 16) e l'art. 372 C.p.c. diversi organi giurisdizionali (Giudice di pace di Parma, T.A.R. Lazio,Tribunale di Firenze,  Tribunale di Latina, Tribunale di Tivoli) hanno proposto ricorso alla Consulta per violazione di svariate norme costituzionali (3,24, 77 e 97).
Nello stesso giudizio sono intervenuti a sostegno dei ricorrenti il CNF  e si è costituita l' Unione Nazionale dei Giudici di Pace – Unagipa.
In senso contrario  all'accoglimento è invece intervenuto del Presidente del Consiglio dei ministri.

La Corte Costituzionale il  17 giugno 2013 - a distanza di due giorni dall'annuncio del "decreto del fare" -  ha emesso l'ordinanza n. 156/2013 (http://www.giurcost.org/decisioni/index.html): "riuniti i giudizi, 1) dichiara inammissibili gli interventi spiegati dal Consiglio Nazionale Forense nei giudizi di legittimità costituzionale promossi con le ordinanze r.o. n. 112 e n. 149 del 2012; 2) dichiara la manifesta inammissibilità delle questioni di legittimità costituzionale degli articoli 5, comma 1, 8, comma 5, 13 e 16 del decreto legislativo 4 marzo 2010, n.28 (Attuazione dell’articolo 60 della legge 18 giugno 2009, n. 69, in materia di mediazione finalizzata alla conciliazione delle controversie civili e commerciali), dell’art. 16 del decreto ministeriale 18 ottobre 2010, n. 180 (Regolamento recante la determinazione dei criteri e delle modalità di iscrizione e tenuta del registro degli organismi di mediazione e dell’elenco dei formatori per la mediazione, nonché l’approvazione delle indennità spettanti agli organismi, ai sensi dell’articolo 16 del decreto legislativo 4 marzo 2010, n. 28) e dell’articolo 372, commi 2 e 3, del codice di procedura civile, questioni sollevate, in riferimento agli articoli 3, 11, 24, 76, 77 e 111 della Costituzione, in riferimento agli articoli 6 e 13 della Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali (ratificata e resa esecutiva con legge 4 agosto 1955, n. 848), nonché in riferimento agli articoli 47, 52 e 53 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea, con le ordinanze indicate in epigrafe".

Di fronte al contenuto di questa pronuncia non ci sono davvero motivi per esprimere grida di giubilo.

La Corte ha semplicemente scritto che ha precedentemente dichiarato incostituzionale l'art. 5 del decreto 28/10 e dunque che la riproposizione del ricorso sullo stesso oggetto è inammissibile ("che, pertanto, le questioni di legittimità costituzionale degli artt. 5, comma 1, 8, comma 5, e 13 del d.lgs. n. 28 del 2010 sono divenute prive di oggetto e vanno, dunque, dichiarate manifestamente inammissibili").

Con riferimento all'art. 16 del decreto legislativo 28/10 la Corte ha aggiunto in punto di inammissibilità che bisognava censurarlo con riferimento alla mediazione facoltativa, visto che la condizione di procedibilità era stata già tolta di mezzo ("che, pertanto, una volta dichiarata l’illegittimità costituzionale dell’art. 5, comma 1, del d.lgs. n. 28 del 2010, sarebbe stata necessaria un’apposita motivazione, idonea a censurare l’art. 16 del detto d.lgs. anche in regime di mediazione facoltativa (motivazione che invece è mancata);".

La corte afferma poi come manifestamente inammissibile lo scrutinio di illegittimità costituzionale con riferimento all'art. 16 del d.m. 180/10, in quanto norma regolamentare. Ma la stessa Corte aggiunge del predetto art. 16 che è "peraltro, collegato a norma dichiarata costituzionalmente illegittima (art. 5 del d.lgs. n. 28 del 2010);". Che cosa vuol dire la Consulta con questo inciso? Le letture potrebbero essere molteplici e non certo tranquillizzanti.

In conclusione la Corte aspetta il legislatore : "che, in ogni caso, il rimettente ha richiesto alla Corte un intervento additivo “creativo”, peraltro manipolativo di sistema, in assenza di una soluzione costituzionalmente obbligata, che eccede i poteri di intervento di questa Corte, implicando scelte affidate alla discrezionalità del legislatore (ex plurimis: ordinanze n. 255 e n. 252 del 2012, n. 243 e n. 182 del 2009)."

Possiamo anche aggiungere che il CNF non ha fatto una gran bella figura nel giudizio costituzionale, visto che la sua partecipazione è stata dichiarata inammissibile. Ma è praticamente sicuro che questa cosa lo renderà  ancora più aggressivo.  D'ora in poi la mediazione del decreto 28/10 dovrà guardarsi anche da un altro avversario: l'Unione Nazionale dei Giudici di Pace.

Che succederà ora? Lo scrivente ha la sensazione che fino a che gli strumenti alternativi non saranno costituzionalizzati non si potrà che assistere a continue battaglie (che peraltro non giovano  ad alcuno, tanto meno al cittadino).

giovedì 20 giugno 2013

Il decreto "del fare" e le norme per una giustizia civile efficiente - di Marco Marinaro

Considero l’amico e collega Marco Marinaro uno degli autori migliori, per competenze e capacità di approfondimento, nel panorama della produzione editoriale italiana sulla mediazione. 

Per questo, ne approfitto per segnalare un suo bell’articolo pubblicato oggi su costozero.it (link)Riporto di seguito un estratto dell'articolo, con le sue considerazioni sulla mediazione.
______________________

2. Il filtro della mediazione stragiudiziale.

Con riguardo al deflazionamento in fase di accesso al sistema della giustizia ordinaria, il decreto “del fare” ripropone la mediazione finalizzata alla conciliazione delle liti civili e commerciali quale condizione di procedibilità delle azioni giudiziali.

È noto che alcuni mesi or sono - con la sentenza n. 272/2012 - la Corte costituzionale aveva decretato la illegittimità costituzionale della mediazione obbligatoria a causa di un eccesso di delega legislativa (era stata introdotta con un decreto legislativo privo della necessaria copertura parlamentare in quanto la legge delega non l’aveva prevista in maniera espressa), ma con una chiara raccomandazione del 29 maggio 2013 il Consiglio dell’Unione Europea aveva poi precisato che “per migliorare il contesto in cui operano le imprese occorre completare la riforma della giustizia civile dando rapidamente attuazione alla riorganizzazione dei tribunali, abbreviando la durata eccessiva dei procedimenti e riducendo il volume dell’arretrato e il livello di contenzioso. A seguito della sentenza della Corte costituzionale dell’ottobre 2012 sulla mediazione, è necessario intervenire per promuovere il ricorso a meccanismi extragiudiziali di risoluzione delle controversie”.

Per tale ragione l’Italia è chiamata a dare seguito alla raccomandazione in base alla quale siano adottati provvedimenti nel periodo 2013-2014 al fine di: “abbreviare la durata dei procedimenti civili e ridurre l’alto livello di contenzioso civile, anche promuovendo il ricorso a procedure extragiudiziali di risoluzione delle controversie”.

In questa direzione si muove il nuovo provvedimento normativo che ripristina la mediazione obbligatoria (escludendo dalle materia già originariamente previste soltanto le controversie relative alla responsabilità civile derivante dalla circolazione dei veicoli e dei natanti) e introduce una serie di correttivi e innovazioni di peculiare rilievo. Si segnalano in particolare la riduzione della durata massima del procedimento di mediazione (che da 4 mesi passa a 3 mesi) e la previsione – per i processi civili già in corso o per quelli che saranno instaurati – in capo al giudice del potere di disporre l’esperimento del tentativo di mediazione quale condizione di procedibilità nel corso del processo (in precedenza il giudice poteva soltanto limitarsi ad invitare le parti a tentare la mediazione in sede stragiudiziale, ma occorreva sempre la disponibilità delle stesse per l’espletamento del procedimento).

domenica 16 giugno 2013

Dal "Decreto del fare" il ripristino della condizione di procedibilità

I “rumours” ne parlavano da giorni, tanto che ormai la cosa era data per certa (anche in considerazione delle recenti disposizioni contenute nella relazione dei saggi, le dichiarazioni del Ministro, ecc.) e così, ieri, è arrivata la notizia che all’interno del “Decreto del fare” (approvato dal Consiglio dei Ministri in serata) è stata inserita una parte sulla mediazione. Riporto il link al testo del d.lgs. 28/2010 coordinato con l'art. 23 del decreto di ieri.

Come ho commentato ieri sera sul mio profilo facebook, come non mi abbattei dopo il 24 ottobre, preferisco non festeggiare ora. Infatti, ci sono alcuni aspetti che non mi convincono e su cui preferisco riflettere a fondo. In generale, sembra essere una buona notizia, ma aspetto a tramutarla in opinione certa. In breve, come direbbe William Ury, voglio stare ancora un po' sul balcone.

Intanto mi limito a recitare un vecchio adagio: "Bisogna sempre fare attenzione ai desideri che si esprimono, perché potrebbero avverarsi".

Ringrazio l'Avv. Enzo Ferrò ed ADR Concilmed per il testo "integrato". 

sabato 15 giugno 2013

E' on-line il nuovo sito dell'Associazione Italiana Formatori

Sono lieto di comunicare che da ieri è possibile visitare il nuovo sito dell'Associazione www.associazioneitalianaformatori.it.

Oltre ai miglioramenti estetici apportati, il nuovo sito offrirà, entro breve, opportunità di dialogo e interazione tra Soci, Delegazioni Territoriali, Gruppi di Lavoro e Segreteria Nazionale.

Da Consigliere regionale del Lazio (link della pagina della nostra delegazione: http://associazioneitalianaformatori.it/lazio/) sono davvero lieto di far parte della squadra e di condividere gli obiettivi ed i valori dell’associazione che, da 40 anni, rappresenta la “comunità” dei formatori italiani.

Buona navigazione...

Stefano

venerdì 14 giugno 2013

L'arte della negoziazione - Frosinone - 21 e 28 giugno 2013

Per gli amici della zona di Frosinone (e non solo), segnalo un’iniziativa che mi vedrà coinvolto (con Alessandra Passerini) i due prossimi venerdì (21 e 28 giugno - dalle 9 alle 14)

Di seguito tutte le info... Vi aspetto!
Stefano
__________________________________________

INNOVA Azienda Speciale Servizi e Formazione della Camera di Commercio di Frosinone, nell’ambito del programma di attività 2013, organizza il corso di formazione:

“L'ARTE DELLA NEGOZIAZIONE”

Sala Convegni "Mario Papetti"  Camera di Commercio
Viale Roma snc - Frosinone

21 GIUGNO 2013, ORE 9.00 - 14.00
28 GIUGNO 2013, ORE 9.00 - 14.00
10 ore di formazione - docente Dott. Stefano Cera (con Alessandra Passerini) 

Il corso è nato in collaborazione con La Kitchen, un teamwork di professionisti esperti che propongono agli imprenditori del territorio un programma di formazione rivolto al Management e al Personale con funzioni direttive.

Obiettivo del corso: Fornire le opportune conoscenze per la gestione delle negoziazioni e delle trattative finalizzate non solo alla cessione di beni o servizi ma anche, ed in particolar modo, al raggiungimento degli obiettivi aziendali o alla gestione di rapporti economici. 

Il corso è completamente gratuito.

Per motivi organizzativi Vi preghiamo di confermare la Vostra partecipazione rinviando il presente invito al numero di fax 0775/823583 o e-mails.ceccarelli@innova.fr.it.Per eventuali informazioni è possibile contattare Simonetta Ceccarelli al numero 0775/824193

Link alla scheda di adesione

mercoledì 12 giugno 2013

Un pomeriggio sul conflitto... a scuola...

... ovvero il resoconto di una bella opportunità per parlare di mediazione.
____________________________

Nell’ambito di un progetto nato in seguito al I Forum universitario dei mediatori, ieri (12 giugno) si è svolto un bell’incontro (dal titolo "(in)Formazione sulla Mediazione") organizzato dagli amici di Spf mediazione (Avv. Giuseppina De Aloe e il Dott. Alessio Bellanza), in collaborazione con la Dirigenza Scolastica dell’IPSIA “G. Marconi” di Cosenza. 

All’incontro ho partecipato anche io e, devo dire la verità, è stato un bel pomeriggio di “confronto” con il personale docente dell’Istituto. Il taglio che abbiamo dato all’incontro è stato “informativo” ed ho parlato di alcuni aspetti che riguardano il conflitto e le sue dinamiche, le modalità efficaci di trasformazione delle controversie e le tecniche di negoziazione e mediazione attraverso le scene di alcuni film (da Ti odio, ti lascio, ti... a Qualcosa di speciale, da L’attimo fuggente a Due single a nozze). 

Scene che utilizzo normalmente nel corso delle mie lezioni e che, in questa occasione, mi hanno dato l’opportunità di introdurre i temi dando poi la parola ai docenti, per un confronto su quelle che sono tali tematiche, soprattutto applicate allo specifico contesto scolastico.

Nell’incontro Giuseppina De Aloe ed Alessio Bellanza hanno anche illustrato i primi passi del progetto-scuole che ha visto proprio nell’IPSIA Marconi di Cosenza uno dei pionieri, attraverso la creazione di un Club della mediazione, incontri specifici con alcuni ragazzi dell’istituto e primi importanti esperimenti di facilitazione del dialogo tra studenti e professori.

Alla fine, abbiamo preso l’impegno con i partecipanti di dare un seguito a questa iniziativa, magari già a partire dall’inizio del nuovo anno scolastico, per approfondire il coinvolgimento dei professori rispetto a un progetto sul quale c’è un forte “commitment” della Dirigenza Scolastica dell’Istituto, di Spf mediazione e dello stesso Forum nazionale dei mediatori italiani. Io da parte mia ho preso l’impegno di tornare presso l’istituto a parlare di conflitto, magari stavolta facendolo attraverso le scene di alcuni famosi film relativi specificamente al contesto scolastico.

Credo che sia davvero una bella occasione per fare qualcosa di concreto per far crescere nel nostro paese la cultura della mediazione... Colgo pertanto l’occasione per ringraziare, il Prof. Silletta (un maestro di vita, oltre che di formazione) e, ovviamente, Giuseppina ed Alessio (due cari amici, con cui condividiamo i valori della “vera” mediazione)...
“And still continuing...”, direbbero gli anglosassoni.

Stefano 

lunedì 10 giugno 2013

(In)Formazione sulla mediazione

Nell’ambito di un progetto nato in seguito al I Forum universitario dei mediatori (vedi link), domani (11 giugno) avrò il piacere di partecipare ad un'iniziativa organizzata dagli amici di SPF mediazione di Cosenza, in collaborazione con la Dirigenza Scolastica dell’IPSIA “G. Marconi” di Cosenza. 

Il titolo dell’incontro, che si svolgerà a partire dalle ore 17 presso lo stesso IPSIA “Marconi” di Cosenza, è "(in)Formazione sulla Mediazione" e vedrà la partecipazione  dei docenti dell’istituto scolastico.

domenica 9 giugno 2013

Mixage del I Forum Universitario dei mediatori


E' stato inserito su youtube il mixage di alcuni interventi relativi al I Forum universitario dei mediatori, svoltosi il 21 marzo scorso presso l’Aula Magna “Beniamino Andreatta” dell’Università della Calabria (Via. P. Bucci, Arcavacata di Rende - CS). Tra questi, al minuto 4' 15", compaio anche io :)

Link per le informazioni sull'iniziativa, che ha visto l'importante partecipazione di parecchie scuole (di diverso ordine e grado) della provincia di Cosenza.

venerdì 7 giugno 2013

Alcune famose citazioni di Steve Jobs


Chi mi conosce sa la mia "passione" per lo Steve Jobs comunicatore (una volta un corsista mi ha addirittura paragonato a lui, regalandomi un libro che ho letto praticamente in due ore - durata del viaggio di ritorno da Napoli a Roma - Essere Steve Jobs di Carmine Gallo, Sperling&Kupfer ed.). 

Così oggi, navigando in rete, mi imbatto in questa splendida "raccolta" di suoi pensieri, che condivido con i miei amici... Da leggere...

mercoledì 5 giugno 2013

Articolo sulla comunicazione interculturale

Da AIF Learning news del mese di Maggio 2013 (anno VII - n. 5 - link), uno splendido contributo di Maura Di Mauro sulla comunicazione interculturale.

Riporto di seguito la premessa dell'autrice:

La disciplina della comunicazione interculturale è recente; e in Italia, a differenza di  altri paesi europei ed extra-europei, non esiste un corso di laurea in Comunicazione  Interculturale. I corsi di Comunicazione Interculturale rientrano all’interno dei corsi di  laurea (triennali o magistrali) in sociologia, psicologia, scienze politiche, mediazione  linguistica culturale, etc. La disciplina della Comunicazione Interculturale, ha infatti  origine dalle interconnessioni e delle contaminazioni di discipline quali l’antropologia,  la sociologia, la psicologia, la sociolinguistica, la semiotica, etc., ognuna delle quali si  interessa ad alcuni ambiti di studio e di applicazione della comunicazione e della  cultura. 

L’evoluzione degli ambiti di interesse e di applicazione dei concetti e degli strumenti  della Comunicazione Interculturale dipendono da un lato dalle peculiarità dei contesti di applicazione della comunicazione interculturale, dall’altro dalle prospettive abbracciate rispetto ai concetti di “comunicazione”, “cultura” e di conseguenza di “intercultura”.

domenica 2 giugno 2013

Buon mese di giugno... Arriverà mai l'estate? Newsletter 4/2013

Workshop "NO .PPT" - Roma, 8 ottobre 2012
Per iniziare bene il mese di Giugno , Vi propongo i post più letti del mese di Maggio:

- Recensione del film "I Croods"
- Cambiare le parole
- La matassa... ovvero come nasce un conflitto.

Buon proseguimento insieme, tre le pagine del mio blog…
Stefano
ps Se volete segnalarmi risorse, temi, domande, scrivetemi all'indirizzo stefano.cera@icloud.com!