lunedì 30 giugno 2014

La metafora del calcio come "esistenza"

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La nazionale bosniaca di calcio era partita per i mondiali con grande aspettative e molti pensavano che sarebbe stata una delle “rivelazioni” dei mondiali di calcio che si stanno svolgendo in Brasile. 

Tuttavia, dopo le tre partite del girone di qualificazione, non è riuscito a superare il primo turno (dopo aver ottenuto due sconfitte - contro l’Argentina, 1-2 e Nigeria, 0-1 - ed una vittoria, contro l’Iran, 3-1) e così, contrariamente alle previsioni di molti esperti, è tornata anzitempo in patria.

Delusione? Dirà qualcuno… ed invece no, perché alle volte partecipare ha la stessa importanza della vittoria. E non per riprendere un famoso motto di Pierre De Coubertain (fondatore dei moderni giochi olimpici), “L’importante non è vincere, ma partecipare”, ma per sottolineare il “peso specifico” che hanno alcune partecipazioni, in termini di significato e simbolismo.

giovedì 26 giugno 2014

La forza della mente e la "riscoperta" della propria identità nel film "In Trance" di Danny Boyle

Chi siamo? O meglio, cosa siamo diventati? E cosa influenza il nostro divenire? Quali "passaggi" percorriamo e attraverso quali nodi della nostra vita passiamo per poter affermare di essere "ciò che siamo”?

Queste sono, a mio avviso alcune delle domande che si pone In Trance, film del regista inglese Danny Boyle (già autore di splendide produzioni come Trainspotting e The Millionaire, tanto per dirne qualcuna, con quest’ultima che gli è valsa anche il premio Oscar come miglior regista).

E' una storia dalle molte storie (un vero e proprio film-puzzle), che ha per protagonisti (James Mc Avoy, Vincent Cassel - perfetto nel "suo" tipico ruolo, un criminale francese dal cuore tenero - e la sensuale Rosario Dawson che, e la cosa non stupisce affatto, finisce per far innamorare entrambi). Al centro della vicenda troviamo un quadro di inestimabile valore che viene rubato da una famosa casa d'aste dove lavora Simon (James Mc Avoy).

martedì 24 giugno 2014

Podcast GODOT PRIDE - Dieci canzoni per l'efficacia personale - 23 giugno 2014


E’ on-line il podcast della puntata di ieri sera di GODOT PRIDE, dedicata all'efficacia personale. Ospite in studio l'amico e collega Michele Cardone, Coach e Master Practitioner in PNL.

E’ stata una serata all’insegna del divertimento, alternato anche a qualche parola seria, su uno degli argomenti più importanti per crescere, come esseri umani prima ancora che come professionisti/e.

A presto... e che un tocco di sana resilienza sia sempre con noi!
Stay hungry, stay foolish, stay Godot Pride ;)
Stefano

venerdì 20 giugno 2014

Materiali su "L'uso dei video nella formazione"


Si è svolto mercoledì scorso un bel seminario per i professionisti che hanno partecipato alle attività della Comunità di Pratica (CdP) dei formatori professionisti, organizzata dalla Delegazione regionale del Lazio di AIF (Ass. Italiana Formatori).

giovedì 19 giugno 2014

Tim Cahill, una storia di (non ordinaria) lealtà…


Il calcio regala spesso delle “storie”… purtroppo - il più delle volte - sono a sfondo negativo (incidenti, cinismo di giocatori, allenatori, dirigenti, ecc.), altre volte a sfondo positivo. Questo è il caso di Tim  Cahill, centrocampista della nazionale australiana che ieri, durante la partita contro l’Olanda ha segnato una rete splendida, da far vedere nelle scuole-calcio di tutto il mondo.

mercoledì 18 giugno 2014

Il papiro di Rhind e la metafora del diciottesimo cappello

Dal sito di Officine Einstein riprendo un bel contributo di Luca Massaccesi sulla storia del diciottesimo cammello, raccontata anche da William Ury in un suo famoso video del TED (link al post). 

La storia è una rielaborazione del problema che viene proposto (e risolto), per la prima volta nel 1.650 a.C nel papiro di Rhind (dal nome dell’antiquario scozzese - Henry Rhind - che lo acquistò, nel 1858) - dove il problema era dividere 700 pagnotte in due parti proporzionali ai numeri 1/2 e 1/4), detto anche Papiro di Ahme (dal nome dello scriba che lo trascrisse verso il 1650 a.C.).

La negoziazione non è solo una “storia”, ma ha fatto anche la storia, in questo caso delle relazioni umane…
Buona lettura,
Stefano

venerdì 13 giugno 2014

Il modello interpretativo delle diversità culturali di Geert Hofstede

Dal sito Itimitaly.it riprendo un post molto interessante sulla negoziazione internazionale. Riguarda il modello interpretativo delle diversità culturali, conosciuto come Modello a Cinque Dimensioni, sviluppato dall’olandese Geert Hofstede

Il suo modello nasce da una ricerca di tipo statistico, cominciata agli inizi degli anni ’70 e tuttora in costante aggiornamento e arricchimento (ad oggi i dati disponibili riguardano circa cento Paesi) ed è l'unico di questo tipo che usi un approccio statistico basato su una vasta quantità di dati ed è riconosciuto a livello internazionale come punto di riferimento per l’approfondimento dei temi legati alle differenze culturali.

giovedì 12 giugno 2014

Soffriamo tutti del "paradosso di Salomone"?

Serendipity - Quando l'amore è magia
Torno ad occuparmi di conflitto di coppia attraverso un post di Giuliana Proietti, tratto dal blog Il sesso e l’amore

Infatti, secondo una ricerca che sarà a breve pubblicata “quando siamo coinvolti in prima persona in un conflitto di coppia non riusciamo più a guardare le cose lucidamente. Questa situazione l’hanno definita ‘Paradosso di Salomone’ in quanto il re, sebbene conosciuto per la sua saggezza ogni volta che doveva decidere per gli altri, non riusciva mai a prendere decisioni quando era coinvolto direttamente in un problema”.

Come dire, quando siamo coinvolti emotivamente “guardare le cose dall’esterno” non è mai una cosa semplice… né l’età sembrerebbe aiutare a diventare più saggi nelle vicende sentimentali. 

Ora, considerato che ho sempre detto che a 50 anni diventerò guru e che prima mi accontenterò di essere un “para-guru”, non è che devo abbandonare la speranza di diventare guru (e rimanere pertanto un para-guru a vita)? ;)
Come cantava Battisti, "lo scopriremo solo vivendo...".

mercoledì 11 giugno 2014

Essere umili? Un punto di forza, non un segno di debolezza...

Dal sito di Officine Einstein (dove trovo spesso tanti spunti interessanti), ne riporto oggi uno particolarmente significativo, sull’umiltà, che trovo interessante e possa far riflettere tutti quelli che ritengono che la presunzione (appena hai imparato due-tre cose) sia un segno dell’“essere di successo”.

Al contrario, ritengo invece che sia sempre importante mantenere la “disponibilità di fondo a essere e a mantenersi umili quel tanto che basta per non perdere il rispetto e la considerazione nei confronti degli altri” (come sottolinea Marmello nel suo articolo), soprattutto in un paese come il nostro, in cui il “lei non sa chi sono io”, “perchè te lo dico io”, “perchè si fa così”, affini e collaterali, sono - purtroppo - all’ordine del giorno.

E poi, come sottolineava lo stesso Einstein, “non cercare di diventare un uomo di successo… Piuttosto cerca di diventare un uomo di valore”. Appunto, il “valore” (ed in esso rientra anche la capacità di essere umili) è quello che cerco, nella mia vita, e che - soprattutto - cerco e cercherò di insegnare ai miei figli… Perché è solo dal confronto, dovunque e con chiunque, che si può imparare… Sperando di essere, per loro, sempre un esempio da imitare e non da evitare…

venerdì 6 giugno 2014

Il conflitto non è la fine, è solo l'inizio (della sua risoluzione)...


Molti, nella loro vita, evitano il conflitto pensando che sia una cosa profondamente negativa; altre invece lo affrontano, anzi, lo cercano, ritenendo che sia un elemento di sviluppo, delle persone e delle organizzazioni. 

In questo video degli ormai famosi TED Talks, l’inglese Margaret Heffernan (definita nella presentazione come “management thinker” ed autrice di Willfull blindness, grande successo nel mondo del business), dal titolo Dare to disagree, sottolinea che, negli ambienti di lavoro (ma anche nelle relazioni personali), spesso gli interlocutori migliori non sono quelli che evitano ogni contrasto, ma anzi sono quelli che lo cercano. Pertanto, un “buon disaccordo” è alla base del progresso dell’intera società.

martedì 3 giugno 2014

Il potere della comprensione

Foto di Cesare Rossi - Link all'album su Flickr
Da Carl Rogers riprendo questa splendida pagina sull'importanza della comprensione:

"Ho scoperto il grande valore di permettere a me stesso di capire l'altra persona. Forse può sembrarvi strano. E' necessario permettere a se stessi di capire l'altro? Penso di sì. 

La nostra prima reazione alla maggior parte dei discorsi che sentiamo dagli altri è una valutazione o un giudizio, piuttosto che un puro e semplice cercare di capirlo. Quando qualcuno esprime un sentimento o un atteggiamento o un credo, la nostra tendenza è quasi immediatamente quella di 'sentire': 'è giusto', oppure 'è stupido', oppure 'è anormale', oppure ancora 'è irragionevole', oppure 'non è giusto', oppure 'non è bello'. 

Molto raramente permettiamo a noi stessi di capire con precisione il significato di quello che l'altro vuole dire".

C. ROGERS, On becoming a person, Houghton Mifflin, Boston, 1961, p.18. 

lunedì 2 giugno 2014

Buon 2 giugno!


Di film da dedicare alla ricorrenza del 2 giugno (giorno del referendum istituzionale del 1946, indetto per determinare la forma di stato dopo il termine della seconda guerra mondiale) ce ne sono tanti (uno su tutti, Una vita difficile di Dino Risi, con un cast eccezionale - Alberto Sordi, Lea Massari, Franco Fabirizi, Lina Volonghi, ecc.), ma per ricordare la giornata di oggi volevo dedicare un pensiero ad una recente commedia, Benvenuto Presidente!, di Riccardo Milani, con Claudio Bisio e Kasia Smutniak.

domenica 1 giugno 2014

FormaMediAzione - Newsletter 6/2014

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Per iniziare bene il mese di giugno, Vi propongo i post più letti del mese appena trascorso:
1) Articolo su Formazione Futuro
2) "Il fallimento è la nebbia attraverso il quale scorgiamo il trionfo..."
3) Il pescatore di sogni, ovvero un film sulla resilienza
4) "Siate buoni ascoltatori..."
5) A caccia del cervo o della lepre? Ovvero... una rivisitazione del dilemma del prigioniero?

Ancora una volta tanto spazio agli argomenti "trasversali" e tanti lettori per i contributi specifici sulla formazione e sui film per la sua erogazione ;)

Buon proseguimento insieme, tra le pagine del mio blog… e buona primavera a tutti!
Stefano