Canzone splendida, come altre contenute nell’album recentemente pubblicato dai tre artisti romani (Il padrone della festa) e che, come ad es. il brano Life is sweet, ha a mio avviso anche un profondo legame con la cultura negoziale e la risoluzione delle controversie…
Infatti, già dal primo ascolto, avvenuto in macchina in un tardo pomeriggio in una Roma bagnata da uno dei tanti temporali di questo fine novembre, emerge il significato di una canzone che invita a perdere qualcosa di se stessi per trovare altre (probabimente nuove) dimensioni, di se e della propria sfera, personale e professionale.