domenica 30 settembre 2012

Open Space Technology: uno strumento utile anche per la mediazione?



Avete mai partecipato ad una riunione con più di 10 partecipanti (o più) con la necessità di dover prendere a tutti i costi una decisione importante per tutti i partecipanti? Ad esempio un meeting di lavoro, un’assemblea di condominio o di una società?

Bene. A mio avviso, è il genere di esperienza che fa perdere la speranza per il futuro del genere umano. Tutti che parlano, nessuno che ascolta, la maggior parte che si lamenta, alcuni litigano furiosamente senza neppure sapere il perché.

Il problema di fondo è che la difficoltà di comunicare (e quindi di condividere le informazioni e prendere decisioni) aumenta in misura esponenziale per ogni persona che prende parte all’incontro. A tutto questo esiste però un rimedio piuttosto efficace. Si chiama OST. No, non è un’organizzazione segreta né un serial televisivo, anche se effettivamente suona un po’ sinistro. È un acronimo e sta per Open Space Technology .

Descritto in poche parole, uno strumento per poter discutere in gruppo in modo organizzato e creativo. Non intendo convincervi della sua utilità ma posso dire, per esperienza personale, che è molto efficace oltre a rappresentare un’esperienza interessante e coinvolgente.

Alla base, l’idea di aiutare le persone a comunicare efficacemente, a trovare spazi di condivisione, a decidere soluzioni che tutti hanno contribuito a costruire e che tutti sentono “giuste” tanto quanto “proprie”. Se vi viene in mente la mediazione, non state sbagliando strada. Le radici sono comuni e anche una certa logica di fondo.

Continua la lettura sul Blog conciliazione.

sabato 29 settembre 2012

La mediazione (delle Camere di Commercio) su Televideo


A pag. 432 di Televideo Unioncamere promuove la settimana della conciliazione che, come al solito, si svolge nel mese di ottobre di ogni anno (nel 2012 dall’8 al 14).

Nelle sei schermate che compongono la pagina, sostanzialmente niente di nuovo per chi conosce la mediazione (e, probabilmente, nessuno si aspettava qualcosa di diverso); qualche parola sul procedimento, i principali riferimenti alla normativa, un accenno ai costi per chi ricorre ad essa, la descrizione del procedimento on-line e delle attività di formazione sulla mediazione da parte delle Camere di commercio e, infine, la presentazione del convegno di Roma, organizzato da Unioncamere alle 11 del prossimo 9 ottobre.

Tuttavia ritengo sia anche questo un “piccolo passo” per promuovere l’istituto della mediazione nel nostro paese. Di certo Televideo rappresenta un “veicolo” da molti utilizzato nel corso delle proprie attività quotidiane. Chissà che non venga la “tentazione” di “buttare un occhio” anche su questa pagina.

Per maggiori info, vedi pagina Televideo su internet.

lunedì 24 settembre 2012

Workshop "NO .PPT" - Roma, 8 ottobre 2012




"La gente che sa di cosa sta parlando non ha bisogno di Powerpoint"

Steve Jobs 
(dalla biografia scritta da W. Isaacson)



Il workshop, tenuto insieme all’amico e collega Michele Cardone e svoltosi a Roma - Viale Castrense 9, rientra nell’ambito delle attività previste dall’Associazione Italiana Formatori (AIF) – Delegazione del Lazio per l’anno 2012.
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Presentazione

No Powerpoint è un’espressione ironica, provocatoria, per mettere in discussione quello che da oltre 20 anni è lo stereotipo del formatore, con le sue slide (nella maggior parte dei casi realizzate in Powerpoint) pronte per essere proiettate. Nel libro “No Logo” di Naomi Klein, il logo è il simbolo di una cultura post industriale che nasconde dietro ai loghi più prestigiosi una serie di ingiustizie sociali e di economia sempre meno "reale". Nel workshop "NO .PPT" il celebre software di casa Microsoft rappresenta un certo modo di pensare la formazione, come una rassegna di belle slides, che (come i loghi) dietro un aspetto molto appariscente (spesso neanche così bello...), nascondono un modo di far formazione poco adatto e sempre più lontano dai tempi in cui viviamo.

L'obiettivo del workshop è lavorare, come si faceva nella fotografia "pre-digitale", utilizzando il negativo (il NO!) per rappresentare il positivo. Ragionare sui NO è una sfida a scoprire quali sono i "SI’". Un momento di riflessione sui comportamenti, sulle capacità e sul ruolo di chi si occupa di formazione e, più in generale, di chi parla in pubblico.
Viviamo in tempi in cui la flessibilità, la prontezza al cambiamento e la capacità di costruire nuovi paradigmi sono fondamentali; quali risposte fornisce la formazione a queste nuove esigenze di sviluppo di competenze?

- Contenuti standardizzati, spesso lontanissimi dalle problematiche di chi deve apprendere: una visione della formazione che è orientata alla trasmissione di contenuti
- Testi e dispense, molto scritte, logiche, deduttive... in un mondo in cui l'attenzione di tutti è stimolata da mille multimedialità
- Improvvisazione, della serie "si mandano i tecnici in aula", senza alcuna preparazione: una volta che il tecnico ha il suo pacchetto, senza altre particolari competenze, è pronto per formare altre persone
- Formazione "verticale", in quanto ovviamente chi sa parla, chi non sa ascolta.

Il workshop NO Powerpoint sarà un momento di riflessione su queste quattro linee guida e di costruzione e condivisione di una mappa la cui grande forza sarà quella di non essere mai completamente rappresentativa di un territorio così meravigliosamente complesso come quello della formazione degli adulti.

Update 22 febbraio 2013: Sul seminario è stato pubblicato su AIF Learning News, Febbraio 2013 - Anno VII, n.2 l'articolo dal titolo "NO Powerpoint... ovvero si può essere formatori (e comunicatori efficaci) andando oltre le slide" (vedi post).
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Materiali

- Presentazione del workshop: Link su Slideshare

- Jam session





















- Riferimenti bibliografici
Carmine GALLO, Essere Steve Jobs, Sperling & Kupfer, 2010;
Garr REYNOLDS, Presentation Zen, Pearson, 2008.

- Articoli interessanti

La Stampa, 9 luglio 2011, La Svizzera contro le slide animate. Nasce il partito "anti Power Point" (link);

New York Times, 26 aprile 2010, We have met the enemy and he is Power Point (link).

sabato 22 settembre 2012

Il negoziato emotivo

Il 20 settembre è stata pubblicata anche in lingua italiana (editore: Corbaccio) una fra le migliori opere di Roger Fisher (scritta insieme a Daniel Shapiro): Beyond reason: using emotions as you negotiate

Il titolo è Il negoziato emotivo

Di seguito la presentazione:
Dovete affrontare il vostro capo furibondo? Tutti i giorni avete a che fare con un collega dal carattere difficile? Avete un figlio adolescente con il quale è impossibile parlare? Imparate a gestire le vostre emozioni e a stimolare negli altri e in voi stessi quelle che vi aiuteranno a raggiungere il risultato che vi prefiggete.

Nel Negoziato emotivo troverete i punti chiave su cui dovete concentrarvi:
- Esprimere apprezzamento per le opinioni degli altri.
- Istituire un legame; trasformare un vostro avversario in un alleato.
- Rispettare l’autonomia negli altri e guadagnare la propria.
- Riconoscere il ruolo degli altri e stabilire il proprio.
- Scegliere una funzione positiva in ogni tipo di negoziato.

Seguendo i consigli pratici e gli esercizi contenuti in questo libro, vi trasformerete in un «vero diplomatico» in ogni situazione.

Riporto un paio di commenti "autorevoli":
Daniel Goleman
"Veramente brillante!... Chiunque debba sostenere una conversazione difficile, per non parlare di una trattativa o una vertenza, troverà questo libro utilissimo".
Desmond Tutu
"Un libro potente e soprattutto un manuale pratico che insegna a mettere le emozioni al servizio di una buona causa".

Ricordiamo che Roger Fisher è morto alla fine dello scorso mese di agosto (vedi post di commemorazione).