Dal blog Conciliazione.
Avete mai partecipato ad una riunione con più di 10
partecipanti (o più) con la necessità di dover prendere a tutti i costi una
decisione importante per tutti i partecipanti? Ad esempio un meeting di lavoro,
un’assemblea di condominio o di una società?
Bene. A mio avviso, è il genere di esperienza che
fa perdere la speranza per il futuro del genere umano. Tutti che parlano,
nessuno che ascolta, la maggior parte che si lamenta, alcuni litigano
furiosamente senza neppure sapere il perché.
Il problema di fondo è che la difficoltà di
comunicare (e quindi di condividere le informazioni e prendere decisioni)
aumenta in misura esponenziale per ogni persona che prende parte all’incontro. A
tutto questo esiste però un rimedio piuttosto efficace. Si chiama OST. No, non
è un’organizzazione segreta né un serial televisivo, anche se effettivamente
suona un po’ sinistro. È un acronimo e sta per Open Space Technology .
Descritto in poche parole, uno strumento per poter
discutere in gruppo in modo organizzato e creativo. Non intendo convincervi
della sua utilità ma posso dire, per esperienza personale, che è molto efficace
oltre a rappresentare un’esperienza interessante e coinvolgente.
Alla base, l’idea di aiutare le persone a
comunicare efficacemente, a trovare spazi di condivisione, a decidere soluzioni
che tutti hanno contribuito a costruire e che tutti sentono “giuste” tanto
quanto “proprie”. Se vi viene in mente la mediazione, non state
sbagliando strada. Le radici sono comuni e anche una certa logica di fondo.
Continua la lettura sul Blog conciliazione.
Nessun commento:
Posta un commento