ll Ministero della Giustizia ha pubblicato i dati statistici
relativi allo stato della mediazione civile e commerciale in Italia da quando è
divenuta obbligatoria (aggiornati al 31 marzo 2012). Poiché
non hanno risposto tutti gli organismi (circa 300 su un totale di oltre 800), i
dati rappresentano una proiezione.
Dalla rilevazione emerge:
- Il numero totale delle iscrizioni nel periodo 20 Marzo 2011 - 31 Marzo 2012 è 91.690.
- L’analisi geografica delle iscrizioni mostra, nelle
prime cinque posizioni: la Campania (15,7%), la Lombardia (11,4%),
la Sicilia (9,6%), l’Emilia-Romagna (8,9%), e il Lazio (8,6%).
- Il numero di mediazioni effettivamente svolte si attesta al
35% (trend dell’ultimo trimestre,
gennaio-marzo 2012 in leggero aumento à 37%), con una
percentuale di conciliazioni (accordo raggiunto) pari al 48% dei
casi (leggermente calato rispetto al dicembre 2011).
- Nel 77% dei casi la mediazione ha riguardato uno dei
casi per cui è prevista come obbligatoria, mentre nel 20% è stata
facoltativa. Restano ancora bassi i dati sulla mediazione
prevista da clausola contrattuale (meno dell’1% dei casi) e
quella demandata dal giudice (quasi il 3% dei casi).
- Restano molto alti i dati sull’assistenza legale: 84% dei
proponenti e 86% degli aderenti comparsi.
- Le prime 5 materie obbligatorie più trattate sono, nell’ordine, i diritti
reali (20% circa), le locazioni (12% circa), i contratti bancari
(9% circa), i contratti assicurativi (8% circa) e il risarcimento
danni da responsabilità medica (7,5% circa).
- Cresce ulteriormente il valore-medio delle controversie
(118.300 euro contro 93.700 fino al 31 dicembre 2011).
- Un ultimo dato fondamentale sul confronto tra le durate
dei procedimenti di mediazione e il processo ordinario: 1.066 giorni (dati del
2010), contro i 61 giorni (in caso
di aderente comparso e accordo raggiunto)
e i 75 giorni (aderente comparso e accordo non raggiunto) della
mediazione.
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