Dal sito del PON (Program on Negotiation dell’Università di Harvard) un articolo
molto interessante sulla decisione di Kofi Annan di dimettersi dall'incarico
di inviato speciale di ONU e Lega Araba in Siria. Ricordo che Annan ha portato
avanti per diversi mesi il negoziato in vista della definizione di una proposta
di piano in sei punti che avrebbe dovuto portare al ritiro da parte del governo
siriano delle armi pesanti e delle truppe dalle aree popolate e al disarmo da
parte degli insorti.
Tra gli altri, mi pare molto significativo il passo dell’articolo sulla spaccatura (l’ennesima)
registrata in seno al Consiglio di Sicurezza ONU e sui passi che NON sono stati
fatti per mantenere gli impegni presi. «Annan said that it would be impossible for anyone to compel the Syrian
government and its opposition to take the steps needed to begin a political
process “without serious, purposeful and united international pressure,”
according to Gladstone. In addition to pointing fingers at international
leaders, Annan also blamed the Syrian government for failing to follow through
on the plan and Syrian rebels for increasing militance».
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