mercoledì 13 novembre 2013

Qualche considerazione sul trascorrere del tempo...

Ho sempre pensato che tra i compiti del formatore vi fosse quello di raccontare "storie"... questo è quello che cerco di fare in aula ed è anche quello che cerco di fare in radio, durante le mie trasmissioni del lunedì e del martedì sera... anche se magari nella vita da qualche anno cerco di raccontarne un po' di meno ;)

Sta di fatto che lunedì scorso, nel corso di GODOT PRIDE dedicata al tempo ed al cambiamento, ho chiuso la trasmissione facendo qualche considerazione sul trascorrere del tempo e sul suo impatto nella nostra vita...

Riporto qui il testo del mio "monologo", che potrete tuttavia sentire nel podcast della trasmissione (link - da 2h19'55'' a 2h21'20") da me indegnamente provato a recitare... Buon ascolto! :)

Stasera abbiamo parlato di tempo, come tempo che passa, tempo come tutte le volte in cui abbiamo riso, e quelle che abbiamo vissuto… e quelle che siamo un po’ morti per tornare a vivere di nuovo… Tutto il tempo in cui abbiamo pianto e quello in cui abbiamo sorriso di nuovo, tutte le volte che ci siamo innamorati e tutte quelle che ci siamo lasciati, salvo poi, magari, rincontrarci di nuovo. 

Ma il tempo è anche memoria, è tempo che passa e che manca… avere il tempo per stare con le persone a cui vogliamo bene, avere un po’ di tempo da dedicare a noi stessi… tempo che “sprechiamo” ogni giorno, dietro a tante cose di cui ci frega il giusto, per non dire che non ce ne importa nulla…

Tempo, come tempo meteorologico, come passare delle stagioni, quattro stagioni, come un tempo di quattro quarti, che si ripete costantemente, senza sosta, nella nostra vita, come nel nostro cuore… e noi stiamo fermi lì a vedere lo scorrere dei giorni, anche questo è tempo… perché siamo tutti di passaggio, come cantava Battiato ricordandoci di quanto siamo presi dalle cose poco importanti e vediamo poco al senso della vita… 

Ecco, la vita, quanto è collegata al tempo, ma, al tempo stesso, quanto ne è libera, perché in fin dei conti il tempo scorre, a prescindere da noi, dalle nostre lacrime, dalle nostre gioie e noi ci ritroviamo un bel giorno a dire a noi stessi, “l’estate sta finendo”, pensando chissà a quelle cose che magari pensiamo non torneranno più, ma che invece, d’improvviso, come pioggia che cade ininterrotta, ecco fare il loro ritorno…

Ed ecco allora che il tempo riprende il suo percorso, perché in fondo il tempo non si ferma… perché non è possibile fermarlo come fosse una fotografia… E così noi con lui, noi non ci fermeremo mai...


Bene, anche per stasera è proprio tutto da Radio Godot, dalla trasmissione Godot pride e dal vostro Stefano Cera, e auguro a tutti gli ascoltatori la più serena delle notti e, vi ringrazio per esserci stati, come sempre, ancora una volta... Sperando di ritrovarvi, Vi aspetto lunedì prossimo, alle 21... Un caro abbraccio... Buon proseguimento di autunno a tutti e mi raccomando “Stay hungry, stay foolish, stay GODOT PRIDE…”… Buonanotte!

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