Da Blog Conciliazione, riporto la notizia della pubblicazione (ieri) del decreto ministeriale 139/2014, correttivo del DM 180/2010.
Notizia interessante ed attesa ormai da tanti mesi... buone nuove, o...?
Dopo diversi mesi di silenzio, il Ministero della Giustizia, nel breve volgere di pochi giorni, ha mandato due segnali importanti al mondo della mediazione.
Ha iniziato giovedì 18 settembre con una Circolare sull’informatizzazione del registro degli organismi di mediazione e dell’elenco degli enti di formazione.
Poca roba, può sembrare, ma non è detto. Informatizzazione è (dovrebbe essere) indizio di maggiore efficienza, contenimento dei costi, maggiore vigilanza… staremo a vedere.
Ma la grande sorpresa arriva oggi: dopo tanto silenzio (quasi un anno di gestazione), improvvisamente la prima sera dell’autunno 2014 plana sulle scrivanie il decreto ministeriale 139 2014 (datato 4 agosto), correttivo del DM180/2014.
A dispetto della lunga gestazione, l’entrata in vigore è pressochè immediata: 24 settembre 2014. Il testo pubblicato in Gazzetta Ufficiale è qui.
Quali novità? Tra le più significative:
- l’impossibilità per il mediatore di portare, in quanto professionisti, proprie controversie davanti all’organismo al quale si è iscritti. E il divieto si estende ai professionisti suoi collaboratori;
- l’impossibilità di mediare tra parti con cui sono intercorsi rapporti professionali negli ultimi due anni;
- l’impossibilità di assumere incarichi professionali dalle parti nei due anni successivi alla mediazione;
- una sanatoria nei confronti dei mediatori in ritardo con tirocinio e formazione;
-l’obbligo da parte degli Organismi di Mediazione di comunicare dati statistici al Ministero della Giustizia.
Commenti? Difficile farli a caldo, ma qualcosa si può azzardare almeno sulla stretta sulle incompatibilità: troppe erano le lamentele che arrivavano su alcuni organismi troppo “coinvolti” con certi mediatori. Chiacchiere, magari tutte infondate, ma meglio evitare alla radice ogni sospetto, per il bene della mediazione. Ma così facendo non si corre il rischio di essere eccessivamente severi? Un mediatore che lavora in un grande studio di fatto impedirà a tutti i suoi colleghi di accedere agli odm presso il quale è iscritto. Insomma, si vedono possibili problemi all’orizzonte.
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