mercoledì 15 ottobre 2014

Il Premio Nobel per il 2014

Qualche giorno fa il Premio Noble della pace per il 2014 è stato assegnato a Kailash Satyarthi e Malala Yousafzay. 

La motivazione del Comitato del Nobel è stata «per la loro lotta contro la repressione dei bambini e dei giovani e per i diritti di tutti i bambini all’istruzione».

Dal sito del Corriere della Sera, riporto l’articolo di commento della notizia.


Nobel per la Pace a Malala e Satyarthi
di Redazione online

Il premio Nobel per la Pace è stato assegnato a Malala Yousafzai - l’adolescente pakistana attaccata dai talebani nel 2012 per le sue note campagne per il diritto allo studio delle bambine - e all’attivista indiano Kailash Satyarthi.

Per i bambini
Nel dare l’annuncio, il Comitato norvegese per i Nobel ha riconosciuto ai due vincitori di quest’anno la loro «lotta contro la repressione dei bambini e dei giovani e per i diritti di tutti i bambini all’istruzione». Satyarthi, 60 anni, attivo dagli anni ‘90 nella lotta contro lo sfruttamento del lavoro minorile, ha portato avanti la tradizione del Mahatma Gandhi e ha attuato diverse forme di proteste pacifiche «concentrandosi sul grave sfruttamento dei bambini per scopi economici», ha evidenziato il Comitato. La sua azione, da solo e con la sua organizzazione Bachpan Bachao Andolan, ha permesso di liberare almeno 80mila bambini dalla schiavitù, favorendone la reintegrazione sociale. «Mostrando grande coraggio personale Kailash Satyarthi, continuando la tradizione di Gandhi, ha capeggiato diverse forme di protesta e dimostrazioni, tutte pacifiche, concentrandosi sul grave sfruttamento dei bambini per motivi economici», si legge nella motivazione. «Ha anche contribuito allo sviluppo di importanti convenzioni per i diritti dei bambini», aggiunge il testo. 

Dedicato ai bambini
Satyarthi, intervistato in India dall’emittente Cnn-Ibn, ha dedicato il prestigioso riconoscimento ai bambini che vivono in schiavitù. «È un onore per tutti quei bambini che soffrono in schiavitù, vittime del lavoro forzato e dei traffici», ha dichiarato. Satyarthi ha fatto campagna in tutto il mondo su temi sociali di interesse per l’infanzia: è stato coinvolto nella Global March Against Child Labor e nell’organizzazione internazionale che la promuove, l’International Center on Child Labor and Education (Iccle), che riunisce a livello mondiale coalizioni di Ong, insegnanti e sindacalisti. Inoltre ha creato il marchio Rugmark (noto anche come Goodweave), il primo che certifica che i prodotti che ne sono provvisti non hanno coinvolto minori in alcun modo nella loro produzione. Satyarthi ha da sempre denunciato lo sfruttamento del lavoro minorile e il suo effetto moltiplicatore sui problemi sociali quali la povertà, l’analfabetismo, la disoccupazione, l’aumento incontrollato del tasso di natalità. E ha messo in relazione la lotta contro lo sfruttamento dei minori con il «diritto di tutti» questi all’istruzione. Su questo ha anche lavorato nel quadro di un organismo appositamente istituito presso l’Unesco. Satyarthi vive a Nuova Delhi, è sposato, ha due figli.

La più giovane
Malala Yousafzay, l’attivista pachistana 17enne che ha ricevuto oggi il premio Nobel per la pace insieme a Satyarthi, è la persona più giovane ad essere insignita del Nobel nella storia di tutte le categorie del premio. Secondo il sito «nobelprize.org», infatti, Malala ha sostituito in testa alla classifica dei Nobel più giovani il premio per la Fisica Lawrence Bragg, che nel 1915 - quando ricevette questo riconoscimento - aveva 25 anni. Malala è la 46ma donna a ricevere il Nobel tra il 1901 e il 2014.
Per lei, queste le parole del Comitato per il Nobel, nella motivazione: «Nonostante la sua giovane età Malala Yousafzay ha già combattuto diversi anni per il diritto delle bambine all’istruzione ed ha mostrato con l’esempio che anche bambini e giovani possono contribuire a cambiare la loro situazione. Cosa che ha fatto nelle circostanze più pericolose». «Attraverso la sua lotta eroica è diventata una portavoce importante del diritto delle bambine all’istruzione».

A scuola
L’adolescente ha ricevuto la notizia mentre si trovava, come tutte le mattine, a scuola: la ragazza frequenta la scuola superiore Edgbaston a Birmingham, nel Regno Unito, la città dove è stata curata a seguito dell’attentato subito ad opera dei Talebani nell’ottobre del 2012. Ed è stato quel proiettile a cambiare il suo destino. Trasformando la bambina di 11 anni che aveva affidato alla Bbc il suo diario in urdu nel quale raccontava la vita sotto i Talebani nella Valle di Swat, in un’attivista per i diritti umani e per il diritto all’istruzione in primo luogo, riconosciuta sulla scena internazionale tanto da aver ricevuto il premio Sakharov lo scorso anno e il Nobel per la Pace quest’anno, che lei ha detto più volte di «non meritare, non avendo fatto ancora abbastanza». Insieme a lei furono ferite due sue compagne di scuola, Sacia Ramzan e Kainar Riaz, in modo meno grave.

«Complimenti»
A Malala, tra gli altri, i complimenti del presidente del Consiglio Matteo Renzi, che su twitter ha scritto: «Complimenti a Malala, Nobel per la pace, che all’Onu disse: “Abbiamo capito l’importanza delle penne e dei libri quando abbiamo visto le armi”». Dalla Santa sede le felicitazioni per i due attivisti. «Sappiamo quanto sia importante il ruolo delle donne», ha poi aggiunto padre Ciro Benedettini, vicedirettore della Sala Stampa Vaticana, riferendosi a Malala. Tra i candidati al Nobel per la Pace figurava anche il nome di Papa Francesco. L’assegnazione del Nobel per la Pace a Malala Yousafzai e Kailash Satyarthi è una «scelta importante» per «il loro grande impegno per i diritti dei bambini». Così commenta su Twitter la ministra degli Esteri e futura Alto rappresentante della politica estera dell’Ue, Federica Mogherini.

«Inviterò Malala a lavorare con me»
«Conosco Malala personalmente e la inviterò a lavorare con me». Lo ha detto oggi il premio Nobel per la Pace Kailash Satyarthi parlando con i giornalisti a New Delhi dove vive con la famiglia. L’attivista ha poi ribadito che «è un momento di gioia per gli indiani e per i bambini.

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