lunedì 9 gennaio 2012

La mediazione resta obbligatoria

Il Consiglio dei Ministri ha approvato oggi una serie di provvedimenti in materia di giustizia civile e penale: la Mediazione rimane condizione di procedibilità. Una buona notizia, in continuità con le indicazioni già fornite dal Ministro.

5 commenti:

  1. Non ho ancora preso visione dei provvedimenti di cui al tuo post e conto di farlo al più presto anche perché ormai la questione dell'obbligatorietà sembra essere alla sua stretta finale.
    Con la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale del 28 dicembre 2011 dell'Ordinanza del TAR del Lazio di remissione alla Corte Costituzionale, è iniziato il conto alla rovescia che dovrebbe portare a breve alla fissazione dell'udienza davanti alla Corte stessa.
    Sicuramente ci sono tanti fattori che costituiscono un freno al decollo dell'istituto ma tra questi, probabilmente, uno di quelli più rilevanti e pesanti è identificabile nell'attesa della pronuncia della Consulta. Staremo a vedere ...

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  2. Ciao Alessandro, grazie del commento. Sono d'accordo; l'attesa per la pronuncia costituisce un elemento "frenante" non da poco. Tuttavia, la mia impressione è che il Ministero Severino abbia puntato la barra a dritta (spero di non usare parole a sproposito) verso la rotta della mediazione... a scanso (o speranze?) di equivoci.

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  3. Ciao Stefano. Ti dico la verità, ciò che a mio modesto avviso dovrebbe stimolare una riflessione approfondita da parte di tutti coloro che si interessano a questo istituto sono le reali motivazioni di quello che, almeno ad ora, si sta presentando come un vero flop. Quello che mi chiedo è dove stiano andando a finire tutte le controversie. Mi spiego meglio. I dati sulla mediazione parlano chiaro. L'accesso alla procedura è molto basso. Ma possibile che gli italiani abbiano smesso di farsi causa (almeno sulle materie obbligatorie)? Cosa sta accadendo concretamente nei Tribunali? Può essere che molti avvocati abbiano intanto depositato ricorsi e atti di citazione e siano in attesa di fissazione di udienza (per poi eventualmente essere rinviati in mediazione), ma credo che si possa parlare di situazioni residuali. E i giudici? Sembra che la mediazione delegata sia ferma a percentuali irrisorie. E' chiaro che se le parti giunte comunque in Tribunale non si vedono rinviare in mediazione (o se non chiedono di essere rinviate in mediazione ove non esperita) di fatto tutto l'istituto viene depotenziato. Corte Costituzionale, scarsa informazione dei cittadini sull'istituto, ostracismo degli avvocati, poca cultura della mediazione, scarso accesso alla mediazione delegata, tutti elementi frenanti, ma forse c'è anche un deterrente più sotterraneo che non riesco pienamente a cogliere e che invece mi piacerebbe mettere bene a fuoco.

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  4. anche la crisi - in alcuni casi solo finanziaria in altri(ben peggiori)ecoomica - non aiuta e molte questioni che sarebbero finite in giudizio non vengono sollevate, cercando una soluzione più direttaladdove ce ne siano i presupposti
    SP

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  5. Alessandro, direi che rispetto alle cause che riporti, come si dice a Roma la metà basterebbe...

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