mercoledì 8 febbraio 2012

Paperone, la Banda Bassotti e la teoria dei giochi

La mia amica Maria mi ha suggerito questo splendido post, dal blog dell'Associazione Omega. Lo riprendo moto volentieri, per presentare un esempio (ahinoi, non virtuoso...) di applicazione della teoria dei giochi. Buona lettura!

In occasione dell'audizione di De Magistris, Travaglio e Grillo presso il Parlamento Europeo a Strasburgo, cui sono stato presente con questa storia, l'Omega inaugura un nuovo modo per presentare il punto di vista della generazione under 35, utilizzando le teorie economiche in modo semplice e comprensibile.
La domanda che ci siamo posti è: cosa accade se applichiamo la teoria dei giochi alla Banda Bassotti (i malviventi in generale) ed a Paperon de' Paperoni (gli speculatori tutti)?
Assumendo che la Banda Bassotti voglia "rubare in santa pace" il più possibile, mentre Paperon de' Paperoni vuole difendere il suo patrimonio e lucrare il più possibile, si può tranquillamente affermare che: 
- se la Banda Bassotti ruba a Paperone, questi li denuncia
- se Paperon de' Paperoni preventivamente usa il suo denaro per "monitorare i bassotti", questi faranno di tutto per "eludere la sorveglianza" e Paperone dovrà quindi spendere altri soldi per correre ai ripari e aumentare il monitoraggio.

Inoltre, accade che, se Paperone monitora la Banda Bassotti, ne beneficiano tutti gli abitanti di Paperopoli, quindi i paperopolesi sono ben contenti di aiutare Paperone a sorvegliare i Bassotti e gli danno anche un contributo (es. le tasse), ma ovviamente Paperone deve usare quei soldi per monitorare e non tenerli per se. Come spiega la "teoria dei giochi", questo può funzionare quando i due attori non si accordano: ma cosa succede se i Bassotti e Paperone si accordano? Ce lo spiega la teoria dell' "equilibrio di John Nash".
Potrebbe succedere che i Bassotti promettano a Paperone di non rubargli nulla, se questi smette di monitorarli, così possono tranquillamente rubare agli altri abitanti di Paperopoli!

Conseguenza: Paperone è contento perché non spende più soldi per monitorare, anzi, si tiene anche i soldi dei paperopolesi, facendo finta di monitorare e semmai chiamando ad amministrare la giustizia il clemente “Ministro” Gambadilegno, che al grido di “la legge è uguale per tutti”, essendo i Bassotti liberi, libera anche Macchianera, Spennacchiotto e la Maga Magò. La Banda Bassotti, dal canto suo, è contenta perché può rubare come e più di prima in tutta tranquillità, anzi, può anche dire che non sono loro i colpevoli dei furti, visto che sono costantemente monitorati.
I due attori, oltre ad raggiungere il c.d. “equilibrio di Nash”, arrivano anche ad una situazione “Pareto Ottimale”, in quanto qualsiasi altra combinazione ridurrebbe il beneficio di uno dei due attori.
...meno male che ci troviamo in Italia e non a Paperopoli! O sbaglio?
...speriamo che, come in tutte le storie, a Paperopoli almeno qualcuno ascolti il “Grillo Parlante”!

Di Massimiliano Gambardella

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