mercoledì 9 marzo 2016

Il Ministro Orlando istituisce una Commissione per razionalizzare il quadro normativo

Il Ministro della Giustizia Andrea Orlando ha costituito, ieri (8 marzo), presso l’Ufficio legislativo del dicastero, una Commissione di studio per l’elaborazione di una riforma organica degli strumenti stragiudiziali di risoluzione delle controversie. 

L’obiettivo è quello di armonizzare e razionalizzare un quadro normativo che attualmente sviluppa forme eterogenee di strumenti negoziali, a causa dei ripetuti interventi legislativi sulla materia, adottati per favorire la formazione e lo sviluppo di una cultura della conciliazione, agevolandone l’uso e abbattendone i costi.

La Commissione, pertanto, ha il compito di elaborare, entro il 30 settembre 2016, un’ipotesi di disciplina organica e di riforma che sviluppi gli strumenti di degiurisdizionalizzazione, con particolare riguardo alla mediazione, alla negoziazione assistita e all’arbitrato.


Il gruppo di lavoro è così costituito:
- Guido Alpa, Presidente, ordinario di diritto privato Università di Roma “La Sapienza”;
- Franco Amadeo, notaio in Imperia-Sanremo;
- Giovanni Amoroso, presidente della Corte di Cassazione;
- Ferruccio Auletta, ordinario di procedura civile, Università di Napoli “Federico II”;
- Antonio Briguglio, ordinario di procedura civile, Università di Roma Tor Vergata;
- Luciana Breggia, presidente sezione Tribunale di Firenze;
- Alessandro Cardosi, avvocato del Foro La Spezia;
- Fabio Cintioli, ordinario di diritto amministrativo Università studi internazionali di Roma UNINT;
- Antonella Cirillo, magistrato sezione lavoro tribunale Napoli;
- Giovanni Giangreco Marotta, avvocato del Foro di Roma;
- Alberto Giusti, magistrato Corte di Cassazione;
- Michele Marchesiello, magistrato già presidente sezione Tribunale di Genova;
- Giuseppina Ragusa, notaio in Bari;
- Chiara Tenella Sillani, ordinario di diritto privato Università di Milano.

Tra i nomi dei membri della commissione, spiccano, tra gli altri anche la Dr.ssa Luciana Breggia, presidente della sezione del tribunale di Firenze, fautrice dell’orientamento giurisprudenziale che sostiene l’“effettività del primo incontro” e Giovanni Giangreco Marotta, presidente di Primavera Forense ed Assiom, che proviene dal mondo della mediazione. 

Voglio essere ottimista (anche se non è facile) e dire che la mia speranza è che dai lavori della Commissione emerga una considerazione della mediazione nella sua autonomia scientifica e disciplinare e non finisca, come spesso accaduto in passato, per essere considerata solo sulla scia di qualcosa di diverso, in un calderone “para-giurisdizionale” che sminuisce, ancora una volta, il suo ruolo e, soprattutto, le sue potenzialità.

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