domenica 27 novembre 2011

La mediazione internazionale in un'ottica di genere


Nel 2000 la risoluzione n. 1325 del Consiglio di Sicurezza ONU affermava il ruolo importante che svolgono le donne nella prevenzione e nella risoluzione dei conflitti e la necessità di incrementare il loro ruolo nei processi decisionali in materia di prevenzione e soluzione dei conflitti riconoscendo la necessità urgente di incorporare una prospettiva di genere nelle operazioni di mantenimento della pace.

La risoluzione inoltre prevedeva l’invito a tutti coloro che partecipano alla negoziazione ed applicazione di accordi di pace di adottare una prospettiva di genere, nella quale si tenga conto, tra le altre cose, delle misure per appoggiare le iniziative di pace delle donne locali e i processi autoctoni di soluzione dei conflitti e per far partecipare le donne in tutti i meccanismi di applicazione degli accordi di pace.

A distanza di 11 anni il Consiglio di Sicurezza nella seduta del 28 ottobre ha riaperto il dibattito sul ruolo delle donne della realizzazione della pace e della sicurezza con il Segretario Ban KI-Moon che ha chiesto un maggiore coinvolgimento delle donne nella prevenzione dei conflitti e nella mediazione come essenziale passo verso la via della costruzione e del rafforzamento della democrazia.

“La partecipazione delle donne rimane bassa sia nei ruoli ufficiali che in quelli di osservatore. Questo deve cambiare” ha osservato chiedendo alle Nazioni Unite di dare l’esempio Mrs. Bachelet - Direttrice Esecutiva di UN Women (l’agenzia ONU per l’uguaglianza di genere e l’emancipazione femminile), - ha aggiunto che la partecipazione delle donne nella prevenzione e risoluzione dei conflitti non è opzionale ma un importante elemento nel processo di costruzione della pace. Ha anche suggerito al Consiglio di svolgere incontri ministeriali a cadenza quinquennale per il monitoraggio di questi obiettivi e la risoluzione d’eventuali ostacoli all’implementazione della risoluzione. “Andando avanti tutti noi – Consiglio di Sicurezza, Stati membri, Società civile e Nazioni Unite - avremo bisogno di leadership determinate ad impiegare pienamente le donne nella mediazione e nella prevenzione dei conflitti. Ciò farà progredire la pace e la sicurezza e accrescere la democrazia nel mondo” ha affermato.

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