Da Altalex – 12 novembre 2012 (link)
Cronaca di una manifestazione
di Avv. Paolo F. Cuzzola
Nella giornata di ieri, 12 novembre 2012, al motto "indietro non si torna"
si è svolta a Roma a Piazza Montecitorio la manifestazione indetta dal Forum
Nazionale degli Organismi di Mediazione e dei Mediatori. Dalle 09.00, alle 14.00 si sono alternati agli
altoparlanti, con metodologia Speaker's Corner, molti tra mediatori, Responsabili di enti di Mediazione e Responsabili
Scientifici di Enti di Formazione. Unanime il grido rivolto ai politici di
" salvare la mediazione" dopo che la Corte Costituzionale ha diramato
l'ormai noto comunicato stampa.
Rispetto le previsioni le presenze non sono state
esaltanti, ma tutto ciò è da imputare ad una non felice collocazione della
giornata della manifestazione (Lunedì), alle avverse condizioni meteorologiche
che hanno colpito parte della penisola ed alla circostanza che “i
professionisti della mediazione probabilmente devono legittimamente manifestare
il proprio pensiero in contesti più adeguati, lasciando le piazze ad altre
realtà che sanno muoversi decisamente in maniera più agile” (cit. Avv. Pietro
Elia).
Dopo le 14.00 dalla Piazza ci si è spostati presso
la Sala della Mercede, dove, in un atmosfera carica di tensioni, si è tenuta la
conferenza stampa. Al tavolo di Presidenza oltre il moderatore Dr.
Antonino D'Anna, giornalista della testata Italia Oggi, si sono alternati il
Prof. Mario Quinto, Il Dr. Pietro Chiofalo Presidente della I.L.A. Istituto
Lodo Arbitrale Ente di Formazione e I.M.A. Istituto Mediazione Arbitrato Ente
di Mediazione, la Dr.ssa Irene Gionffriddo, portavoce del Forum ed altri
illustri relatori che dopo avere illustrato alla platea i contenuti degli
emendamenti presentati al Senato, hanno sottolineato la necessità che il
Governo intervenga a "metta una pezza" ammettendo almeno uno degli emendamenti
giacenti presso la decima commissione del Senato, in attesa che, lette le
motivazioni della Corte Costituzionale, si possa dare inizio ad una fase 2
delle mediazione.
Tale Fase si dovrà necessariamente aprire con
l’istituzione di un tavolo di concertazione tra Ministero, Enti di Mediazione,
Enti di Formazione ed Avvocatura finalizzato ad una riscrittura dell'intero
impianto normativo, che dia risposte concrete alle le criticità dell'attuale
legge in particolare sulla competenza territoriale, sulla necessaria presenza
dell'avvocato in qualità di tecnico di fiducia con la presenza obbligatoria
della parte, sulla trascrivibilita' del verbale e con l'introduzione di reali
incentivi che vadano oltre il già previsto credito di imposta.
Al termine della conferenza stampa, la Dr.ssa Irene
Gionffriddo, portavoce del Forum si e' recata a colloquio con il Presidente
della Camera On.le Gianfranco Finii, al fine di perorare alla terza carica
dello Stato la necessità che la condizione di procedibilità venga ripristinata
al fine di salvaguardare la diffusione della cultura della mediazione, i
cospicui investimenti fatti nonche' la salvaguardia dei posti di lavoro. Dal rientro dal colloquio la Portavoce ha riferito
che l'On.le Fini si è dimostrato sensibile alle richieste dei mediatori ed il
Presidente della Camera ha affermato, sempre secondo quanto ha dichiarato la
Dr.ssa Gionffriddo, che nel l'ipotesi in cui le motivazioni della sentenza non
dovessero andare, come auspicato, oltre un formale eccesso di delega si attiveranno
tutti gli strumenti legislativi, ivi compreso la decretazione di urgenza al
fine di salvaguardare un istituto che si è dimostrato un utile strumento per il
sistema paese Italia.
In conclusione, mi si passino due brevi
considerazioni personali, la prima è che ritengo doveroso sottolineare e' come
nel corso dell'intera giornata si è da più parti evidenziato che la presunta
contrapposizione con l'avvocatura e' stata creata ad hoc, non dagli organismi
di mediazione, i quali hanno più volte chiesto al Ministero di intavolare un
dialogo volto a risolvere la querelle, ma da una parte dell'avvocatura stessa
che l'ha strumentalmente utilizzata per fini di politica forense.
La seconda, e qui mi rivolgo agli organizzatori del
Forum, è encomiabile il lavoro svolto fino ad oggi che ha dato la possibilità a
molti di potere esprimere le proprie idee, le proprie emozioni all’interno di
contesti istituzionali prestigiosi, ma ritengo che, per il futuro, se l’idea
originaria del Forum quale “lobby in stile anglosassone per favorire la cultura
della conciliazione” voglia proseguire, occorra riassettare il sistema di
democrazia diretta, che in giornate particolarmente intense e cariche di
tensione come quella di ieri sono di difficile gestione.
Ad maiora!
(Altalex, 12 novembre 2012)
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