Estratto dall’audizione del Vice Presidente di
Confindustria Aurelio Regina sul decreto-legge 18 ottobre 2012, n. 179 recante
ulteriori misure urgenti per la crescita del Paese (DDL 3533) – 6 novembre
2012.
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“…Crescita che, come noto, è fortemente
condizionata dai malfunzionamenti di alcuni apparati istituzionali, tra cui la
giustizia civile. Per questo motivo, sarebbe
importante affiancare alle misure già previste dal DL – in tema di
digitalizzazione dei procedimenti civili – il ripristino della mediazione
obbligatoria, così da rimediare agli effetti di una recente sentenza della
Corte costituzionale. La Corte ha dichiarato incostituzionale la mediazione
obbligatoria per eccesso di delega, vanificando gli effetti di un meccanismo
che, nonostante il breve periodo di applicazione, ha prodotto risultati
importanti.
Infatti, il 77% delle mediazioni avviate da marzo
2011 ad oggi è l’effetto di questo obbligo e la metà di questi procedimenti ha
avuto esito positivo. Si tratta di circa 24 mila accordi, vale a dire un numero
grosso modo pari di cause civili in meno portate in tribunale. In un Paese come
l’Italia, ad alto tasso di litigiosità e con scarsa propensione verso gli
strumenti di soluzione delle liti alternativi al giudizio, l’obbligatorietà costituisce uno strumento insostituibile per
diffondere la conoscenza degli strumenti ADR e incentivarne l’utilizzo,
radicando così una cultura diversa. Deflazionando il numero di controversie
che affluiscono presso i tribunali, ciò determinerebbe inevitabili effetti
positivi sul funzionamento del sistema giudiziario e, quindi, sulla
competitività del Paese.”
Link alla relazione (pagg. 21 e 22)
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