Di Jill Geisler
1. Il
multi-attività: Sì, ti ascolto.
Non ti guardo, ma ti ascolto. Finisco una frase... dimmi. Scusa, intanto
rispondo al telefono. Che stavi dicendo?
2. Il
mondano: Se ho un minuto? Certo.
Entra e dimmi pure. Lo so che mi hai cercato in questi giorni. Oh, scusa, c'è
qualcun altro alla porta. Entra, stavamo chiacchierando. Più siamo, meglio è.
3. Il
finisci-frasi: Fermati, so
benissimo dove vuoi arrivare. Non c'è bisogno che tu finisca. Lo so. Non
apprezzi un amico così efficiente e collaborativo? Forza, continua. No, finisco
io per te.
4. Il
contraddittore: Qualsiasi cosa tu
dica, proverò a dire il contrario. Ho il dovere di fare l'avvocato del diavolo.
Credo che questo ti aiuti. Come fai a sapere che la tua idea è buona? Scusa, lo
faccio con tutti. Tenere tutti sulla corda...
5. Lo
sputa-risposta: Non dire niente di
più. Questo è il mio consiglio. Prendilo. Potevi non chiedermi niente. Forse
volevi solo sfogarti un po'. Potevi cavartela da solo. Ma che capo sarei se non
avessi sempre la risposta pronta? Quindi, serviti pure.
6. Il
grande filosofo: Ora, cercherò di
chiarirti cosa vuoi davvero, ma in un'accezione più ampia e profonda. Non c'è
bisogno che tu ti spieghi oltre, sarò io a spiegarti.
7. L'autobiografo: Ah, quello che mi racconti mi evoca parecchi
ricordi. Per cui ti racconterò la mia esperienza. Può servire anche a te.
Dunque, nel 1992...
8. Lo
scruta-orologio: Sì, sì. Scusa,
no, non vado di corsa. E' solo che... sai l'ora?. No, continua pure. Che
dicevi?
9. Il
superveloce: Vuoi parlarmi? Sono
occupatissimo? se facciamo presto. Sto andando a una riunione. Vieni con me,
accompagnami. Oppure facciamo una cosa: mandami un'email.
10. Lo
smemorato: Grazie davvero per aver
voluto condividere le tue idee con me. Le terrò a mente. Ne riparleremo, se me
ne ricorderò.
I
CONSIGLI PER MIGLIORARE L'ASCOLTO, TIPO PER TIPO
1.
Eliminate le distrazioni.
Sedetevi dall'altra parte della scrivania, insieme
alla persona con cui state parlando. Lasciate squillare il telefono. Se siete
davvero troppo occupati per prestare la dovuta attenzione, ditelo con
franchezza. Meglio rimandare l'incontro a un momento più tranquillo. Se state
aspettando una telefonata davvero importante, ditelo prima e, quando arriva,
scusatevi con il vostro interlocutore.
2. Prima
di invitare altre persone a partecipare a una conversazione, pensateci bene.
Il vostro interlocutore potrebbe non gradire
affatto o stare sul punto di dirvi qualcosa di personale e riservato.
Guardatelo e abituatevi a captare i segnali: ha piacere che la conversazione si
allarghi o richiede un'attenzione esclusiva?
3.
Moderate l'entusiasmo.
In genere chi interrompe spesso non lo fa per
mancanza di considerazione verso l'altro, ma perché è un estroverso e un
entusiasta, che ama pensare ad alta voce, sollecitato da quanto l'altro va
dicendo. La sua associazione mentale diventa subito voce. Allora, sforzatevi di
ascoltare più a lungo, mordetevi la lingua. Imitate i più introversi tra i
vostri colleghi.
4.
Discutete con dolcezza.
Le parole pesano, soprattutto se rivolte a un
collaboratore. Va bene discutere e fare l'avvocato del diavolo, ma non fate
sentire l'interlocutore un perdente in partenza. Fate piuttosto domande che
fanno pensare e lasciate che l'altro arrivi da solo alle sue conclusioni.
L'eccesso di argomentazione vi può far facilmente passare per prevaricatori.
5. Prima
di dare consigli, chiedete.
Qualcuno vuole solo sfogarsi, ma a qualcun altro il
vostro parere interessa davvero. Ascoltate, e se pensate di avere un buon
consiglio da dare, chiedete se è gradito e poi datelo senza che sembri un
ordine.
6.
Rimanete con i piedi per terra.
Tenete la vostra conversazione su un piano
concreto. Può darsi che un po' di teoria ci stia bene, ma valutate se la
situazione lo consente. Esercitate piuttosto le vostre capacità dialettiche per
capire meglio i problemi di chi si rivolge a voi.
7. Al centro
non ci siete voi.
Ascoltando, tenete sempre a mente che al centro
della conversazione non ci siete voi, c'è l'altro. Se volete raccontare
qualcosa di voi, scegliete un errore da cui avete imparato qualcosa, o un
aneddoto che metta l'altro a suo agio.
8.
Mettete un orologio nel vostro campo visivo.
Così non dovrete cercare le lancette in maniera
evidente e potrete invece guardare con più attenzione chi vi sta di fronte. Se
davvero avete poco tempo, ditelo esplicitamente. Magari prendete un altro
appuntamento, e poi mantenete l'impegno.
9. La
velocità uccide.
Forse una breve conversazione camminando per i
corridoi può bastare se portata avanti con attenzione. Ma siate amichevoli e
sinceri, anche nella fretta. Il collega che vi tirate dietro non è il vostro
cane.
10.
Ricordare.
Non dimenticate quello che di importante è emerso
in una conversazione. Appuntatelo, rifletteteci su, tornateci sopra alla
prossima occasione. Serve a voi, che avrete degli elementi in più per il vostro
lavoro, e all'altro che capirà di essere stato realmente ascoltato e
considerato.
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