giovedì 30 gennaio 2014

Da GODOT PRIDE - Due parole sul "ruolo" di chi fa formazione

Nella puntata di GODOT PRIDE di lunedì scorso (27 gennaiolink al podcast, da 2h24’50’’ alla fine con l’amico Claudio Testa abbiamo parlato di scuola ed educazione e, nelle consuete note di chiusura - sulle note di Immaturi di Alex Britti - ho fatto qualche considerazione sul ruolo dell’insegnante e di chi, in generale, fa formazione.

Riporto il testo del mio commento…. anche se, come al solito, in trasmissione, ed anche questo è il "bello della diretta", aggiungo sempre qualcosa in più :)


Stasera insieme all’amico Claudio Testa abbiamo parlato di scuola, di educazione, anche attraverso la sua canzone Io a scuola lentamente muore.

E per concludere stasera vorrei riprendere un post che ho scritto per il mio blog il giorno del mio compleanno, in cui ho parlato del film Auguri professore… film di Riccardo Milani del 1997, con Silvio Orlando e Claudia Pandolfi.

Il film parla di un professore di italiano che si ritrova ad essere una persona senza passione, che quasi odia il suo lavoro. Dopo molti anni ritrova, come collega supplente, una sua ex alunna conosciuta nei primi anni di insegnamento. Grazie a questo incontro il professore rivivrà tutti i suoi momenti passati dell'infanzia, della vita da studente e i primi anni da professore in un paesino di montagna, ritrovando così lo slancio per il suo lavoro e la sintonia con la sua classe.

Da questo film ho tratto una citazione che mi pare splendida per riassumere il "senso" della mia attività di formatore, ma anche di quella che dovrebbe essere anche un po’ la “missione” di un insegnante… certo, io mi occupo di formazione per gli adulti, che è un'altra storia rispetto alla formazione per i giovani, ma anche io a volte sento forte il senso della "missione" che caratterizza la mia attività e che si ritrova nel film... sono orgoglioso di fare questo lavoro (che non sento mai come un "lavoro" vero e proprio) e di incontrare sempre persone che mi spingono a lavorare costantemente su me stesso ed a fare sempre meglio. 

E questo “senso” l’ho ritrovato anche attraverso il progetto che stiamo seguendo con il network di amici e colleghi con cui sto collaborando, Action Training. Il progetto è Formazione Futuro e stiamo formando “nuove leve” della formazione e di tutte le attività che ruotano intorno ad essa, ragazzi di 30-35 anni che provengono da aree di lavoro diverso, con competenze diverse, ma che vogliono approfondire uno dei lavori più belli al mondo, che è appunto quello della formazione.

Comunque, vi dicevo della citazione, eccola:
"Ricordo ancora quello sguardo che all'improvviso di accese d'interesse... E fu allora, per la prima volta, che scoprii che mi piaceva insegnare... E a un tratto mi resi conto che trasmettere abilità rende abili, che trasmettere intelligenza rende intelligenti e trasmettere speranza aumenta la speranza... Cominciai ad insegnare per questo... Per togliere l'opaco dagli occhi degli alunni…".


Bene, questo è il mio personale "mantra", che voglio trasformare in un augurio, a me stesso anche per il 2014, ed a tutti quelli che la mattina si svegliano guardandosi allo specchio e pensando di essere fortunati ad "essere" formatori... nella vita le cose non avvengono mai per caso, anche se poi siamo sempre a noi trasformarle in realtà...

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