mercoledì 21 maggio 2014

Il sole ed il vento... chi la spunterà?

Da una pagina del libro “cult” di Dale Carnegie (Come trattare gli altri e farseli amici, XL edizione, Bompiani, 2013, p. 163) riprendo una bella metafora, rappresentata dalla famosa favola di Esopo (scrittore greco vissuto nel VI sec. a.c.) sul vento ed il sole:
"Un giorno il vento e il sole cominciarono a litigare.
Il vento sosteneva di essere il più forte e a sua volta il sole diceva di essere la forza più grande della terra.
Alla fine decisero di fare una prova.
Videro un viandante che stava camminando lungo un sentiero e decisero che il più forte di loro sarebbe stato colui che sarebbe riuscito a togliergli i vestiti.
Il vento, così, si mise all'opera : cominciò a soffiare, e soffiare, ma il risultato fu che il viandante si avvolgeva sempre più nel mantello.
Il vento allora soffiò con più forza , e l'uomo chinando la testa si avvolse un sciarpa intorno al collo.
Fu quindi la volta del sole, che cacciando via le nubi, cominciò a splendere tiepidamente.
L'uomo che era arrivato nelle prossimità di un ponte , cominciò pian piano a togliersi il mantello.
Il sole molto soddisfatto intensificò il calore dei suoi raggi , fino a farli diventare incandescenti.
L'uomo rosso per il gran caldo, guardò le acque del fiume e senza esitare si tuffò.
Il sole alto nel cielo rideva e rideva!!
Il vento deluso e vinto si nascose in un luogo lontano".

Commenta Carnegie: “Il sole disse al vento che le gentilezza e la cordialità sono sempre più potenti della forza bruta…”

Questa è una frase che sento decisamente mia in questo periodo e conferma il mio pensiero che la rabbia possa essere un motore davvero potente (non c’è dubbio), ma è anche un motore che potrebbe ingolfarsi (e soprattutto “regalare” sensazioni negative anche - soprattutto? - a chi la prova), mentre la gentilezza e la cordialità forse possono apparire come un motore meno potente, fragile e vulnerabile (e chissà anche un segno di debolezza), ma nascondono invece una forza ed una serenità che portano davvero lontano… e soprattutto è uno strumento utilissimo per costruire “relazioni”. 

Come al solito, nella nostra vita quali obiettivi vogliamo raggiungere? Il “noi” si costruisce anche attraverso gli altri… a mio modesto avviso, questo è il punto di partenza (e di arrivo) di ogni riflessione sulla negoziazione (e la mediazione). Perché il vento può rovinarci qualche giornata, ma il sole ce le riempie, tutte (o quasi)…
Il testo della favola è ripreso da Lefiabe.com.

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