lunedì 17 marzo 2014

Articolo su "Formazione e cambiamento" - Note a margine

È passato qualche giorno dalla pubblicazione del mio articolo su Formazione e cambiamento (titolo La sfida della qualità nella formazione nella mediazione civile e commerciale: criticità e prospettive - link)

E ne approfitto per ringraziare tutti gli amici e colleghi (persone che stimo a livello personale prima ancora che professionale) che mi hanno "onorato" di un loro gradito commento.

Non che ce ne fosse bisogno, ma in qualche modo hanno contribuito a rafforzare in me la convinzione che la formazione richieda un "essere" (e non semplicemente "fare i") formatori, elemento questo che comporta esperienze e competenze "metodologiche", focalizzate sulla facilitazione e sui processi di apprendimento, e non solo la conoscenza degli argomenti "tecnici". Ancora una volta, essere formatori e non semplici esperti dei contenuti.

Pertanto, anche nel settore della mediazione, fare "vera" formazione è possibile, una formazione focalizzata sulla persona, non solo sul professionista. Alle volte anche a scapito, se non nonostante, di quanto (non) stabilito dal Legislatore. 

In aula ci andiamo noi, le persone le incontriamo noi e la differenza tra chi "forma" e chi "informa" si vede. In breve, nel nostro settore non servono "tuttologi" sulla formazione, ma "specialisti" dell'apprendimento...

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