mercoledì 9 novembre 2011

La liberazione di Shalit: un’opportunità per il negoziato?

Qualche giorno fa ho scritto un post su un articolo di Bob Mnookin sulla liberazione di Gilad Shalit. Ritorno su questo argomento perche è uscito in questi giorni nel blog del Program on Negotiation di Harvard un commento di Ehud Eiran, del Dipartimento delle Relazioni internazionali dell’Università di Haifa. 

Il titolo del post è eloquente: “Opportunities for negotiators”. Il concetto di fondo è che, nonostante i rischi che l’accordo che ha permesso la liberazione del soldato israeliano Gilad Shalit presenta, esistono tuttavia degli spazi per una maggiore interazione tra Israele ed Hamas e ciò per diversi motivi: 
- Perché dimostra che le due parti possono “fare affari insieme”, ossia possono dialogare sui tanti punti in agenda, nonostante le differenze e la sfiducia reciproca. 
- Lo scambio ricorda ad Israele che non può pensare di risolvere la dispute solo attraverso l’uso della forza e rappresenta un incentivo per la consapevolezza israeliana sull’opportunità di portare avanti trattative che portino a dei risultati concreti. Eiran mette in evidenza che anche in passato alcuni importanti accordi tra Israele ed il mondo arabo sono stati preceduti da questo stesso tipo di consapevolezza, ad es. l’accordo di Camp David del 1979 con l’Egitto e quello del 1993 con l’OLP. 
- L’accordo è stato facilitato attraverso la mediazione dell’Egitto e questo rappresenta, per il paese e per la regione, un elemento costruttio molto importante. 

Certamente, il punto di vista di Eiran potrà essere tacciato di eccessivo ottimismo. Tuttavia spiega l’autore esso è il frutto di una visione che considera la negoziazione e il dialogo come strumenti molto più efficaci rispetto all’uso della forza. E in tal senso, la conclusione dell’articolo apre uno spiraglio per il futuro: “Dietro le nuvole ci potrebbe essere un raggio di sole e tocca a noi, come studiosi della negoziazione, tentare di trovarlo e focalizzare la nostra attenzione su di esso”. Sono d’accordo…


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