Riporto questo interessante post dal blog di Luca Tantalo. Riguarda la necessità di
controlli da parte del Ministero sugli organismi di mediazione ed enti di
formazione, così come promesso anche dalla Dott.ssa Iannini nel corso di un
recente convegno (link). Speriamo che inizino al più presto; ne va della
qualità di tutto il sistema…
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Organismi
di Mediazione: perché è indispensabile che il Ministero inizi dei controlli
rigorosi
di Luca Tantalo
Sono
sempre più numerose, da qualche tempo a questa parte, le “offerte speciali” che
molti Organismi inviano,
soprattutto nelle caselle di posta elettronica degli Avvocati, proponendo gli
sconti più disparati, con scadenze più o meno lunghe, come fanno normalmente i
supermercati. Questo è però solo uno degli aspetti che, purtroppo, ogni giorno
dobbiamo affrontare e che non fanno che portare acqua al mulino dei nemici
della mediazione, i quali, invece di studiare seriamente la normativa e la sua
applicazione concreta, approfittano di queste deprecabili iniziative e delle
mancanze di alcuni, per parlare di mercificazione della Giustizia.
Mi
riferisco, infatti, alla evidente mancanza di qualità di alcuni (molti)
Organismi i quali approfittano
delle pieghe di una legge effettivamente in alcuni punti un po’ generica, per
offrire un servizio veramente insufficiente e teso solamente al pagamento delle
indennità, con il solo risultato di scoraggiare le parti e i legali che hanno
avuto la sventura di incontrare tali Organismi.
Mi viene infatti riferito da più colleghi avvocati
– alcuni dei quali già scettici per conto loro – di convocazioni fatte con mesi di ritardo, con moduli poco chiari, di
mancate risposte non solo a domande di chiarimenti ma addirittura al telefono,
di sedi fatiscenti (peraltro spesso situate presso lo studio di un
avvocato, come espressamente vietato dal codice deontologico), di mancanza totale di assistenza, e quel
che è più grave, di totale impreparazione dei mediatori; per non parlare
degli organismi “finti”, messi in piedi solo per fare verbali di mancata
partecipazione senza oneri e così “dribblare” l’obbligatorietà. Non mi
soffermo, poi, sulle discutibilissime iniziative poste in atto dal più
importante (come numero di iscritti) Ordine degli Avvocati d’Europa. Non era
imprevedibile che, visti i requisiti previsti dalla legge, potesse accadere
qualcosa del genere.
Quello
che mi preme dire è che la poca serietà di alcuni va a discapito dell’intera
categoria, e che alcuni Organismi
dovrebbero rendersi conto che l’esercizio dell’attività di mediazione (con
tutto il rispetto per i supermercati) non è la stessa cosa che gestire un
supermercato. Pertanto, tempestare gli avvocati con “offerte speciali”, a mio
parere, è assolutamente dequalificante, come lo è (ovviamente) offrire un
servizio di scarsa qualità. Ciò detto, a oltre un anno e mezzo dall’entrata in
vigore della legge, non mi risulta che
siano partiti i più volte annunciati controlli del Ministero della Giustizia,
pure più volte sollecitato in tal senso, e che pure per primo dovrebbe
comprendere che i controlli e una auspicata scrematura degli Organismi non sono
più rinviabili. E’ auspicabile quindi che detti controlli partano al più
presto; nello stesso tempo chi ha notizie di Organismi poco seri non tema di
segnalarli al Ministero, senza timore di essere indicato come delatore.
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