Il ministero ha pubblicato, il 27 ottobre, gli
ultimi rilevamenti statistici sull’andamento e la diffusione dell’istituto
della mediazione civile in Italia.
I dati riguardano il periodo dal marzo 2011
al 30 giugno 2012. In tale periodo, l’innalzamento più significativo si è avuto
a partire dal marzo 2012, rimanendo costante anche nel mese di giugno
su circa 20.000 iscrizioni.
Dalla
rilevazione emerge:
- Il numero totale delle iscrizioni nel periodo è di
oltre 143.300.
- La materia che ha riscosso maggior successo è il
risarcimento per danni prodotti da veicoli e natanti, ma la mediazione registra
buoni risultati anche per le materie che non erano soggette alla condizione di
procedibilità. Nel totale, però, tra le “materie obbligatorie”
sono i diritti reali a guidare la classifica con il 19,6% dei casi. Il 12,4%
sono invece casi legati alla locazione. Ben 21,6% di mediazioni totali per
materie di altra natura.
- La mediazione si risolve positivamente nel 48%
dei casi in cui la parte invitata accetta di partecipare. E’ positivo anche il
trend che vede la comparizione della parte invitata, inizialmente più scettica
(25% all’inizio della obbligatorietà), ora partecipa nel 40% dei casi.
- Nel numero totale di mediazioni, comunque, è
stata la condizione di procedibilità a favorire lo sviluppo e la diffusione
dell’istituto. Infatti complessivamente il 77,2% delle mediazioni nasce grazie
alle previsioni dell’art.5 del d.lgs. 28/2010.
- Un dato incoraggiante, viene dalla mediazione
volontaria, nella quale si raggiunge l'accordo nel 65% dei casi in cui
l’aderente compare. Per quella delegata la soluzione positiva arriva nel 33%
dei casi, mentre in quella obbligatoria nel 45%
- Per quanto riguarda la distribuzione geografica
delle mediazioni è il Centro Italia a guidare la classifica con circa il 30% di
mediazioni totali.
- Gli avvocati hanno assistito gli aderenti in
oltre l'86 % dei casi.
- Il valore medio della lite è di € 118.299.
- La mediazione, quando si risolve positivamente,
concludono i dati ministeriali, ha una durata media di due mesi.
La mediazione facoltativa continuerà a recare questi peraltro scarsi benefici alla collettività che giustamente non sarà obbligata a servirsene ma lo farà spontaneamente consigliata ed assistita dal proprio avvocato di fiducia che avrà il compito di scegliere l'o.d.m. che presenta mediatori esperti del diritto e della materia della controversia.
RispondiEliminaAvv. Luigi De Valeri