Da Il Sole 24 ore (link)
28 novembre 2012
La mediazione obbligatoria, nella tumultuosa
giornata parlamentare di ieri, potrebbe aver perso l'ultimo treno. È stato,
infatti, dichiarato inammissibile l'emendamento che avrebbe potuto reintrodurre
l'obbligo di ricorrere alla conciliazione dopo lo stop arrivato dalla Corte
costituzionale (che, peraltro, deve ancora depositare le motivazioni).
Pensare ora alla ricerca di un nuovo punto di
"mediazione sulla mediazione" appare, però, molto problematico. Peccato. L'esperienza della conciliazione
obbligatoria era partita con qualche difficoltà, ma avrebbe potuto ingranare in
futuro. Inoltre, il complesso dell'operazione costituiva un generoso tentativo,
certo non privo di qualche punto debole, di sveltire i tempi della giustizia.
Proprio questo obiettivo dovrebbe essere il punto di partenza per il futuro,
quando si sarà posata la polvere sollevata dal conflitto che solo la Corte
costituzionale ha potuto risolvere.
Sembrerebbe siano proprio i mediatori interessati all'obbligatorietà ad essere poco... conciliativi ! D'altronde il presunto business suscitato dal pessimo decreto istitutivo ha fatto danni evidenti e causato costi sempre a carico del cittadino... di fatto danneggiando i veri professionisti della mediazione sul campo da decenni.
RispondiEliminaAvv. Luigi De Valeri Roma