Di Salvatore Primiceri
10 novembre 2012 (link)
Lunedì 12 novembre é la giornata di mobilitazione
dei mediatori civili e degli organismi di mediazione. Si ritroveranno in Piazza
Montecitorio per esprimere, in una manifestazione, le loro preoccupazioni dopo
la recente comunicazione della Corte Costituzionale che annunciava
l’illegittimità del D.Lgs. 28/2010 nella parte in cui prevede l’obbligatorietà
del tentativo di mediazione.
Arriveranno da tutta Italia, chi con pullman
organizzati chi con i propri mezzi, certi che un Paese civile come l’Italia che
ambisce ad essere protagonista dell’Europa unita, non possa prescindere dallo
sviluppare adeguati sistemi stragiudiziali di risoluzione delle controversie,
fra cui la mediazione, metodo che riduce enormemente costi e tempi rispetto ad
una causa civile, con evidenti vantaggi per le parti stesse, anche di tipo
morale e umano.
Il ministero della Giustizia ha confermato, pochi
giorni fa, con i dati ufficiali, che la mediazione é uno strumento che in
Italia sta iniziando a funzionare bene. Interrompere proprio oggi questo
processo culturale può creare quindi molti problemi, non solo all’ingolfamento
conclamato della giustizia civile ordinaria, ma ai lavoratori del mondo della
mediazione che avevano investito migliaia e migliaia di euro.
Per far fronte a questa fase di “stallo”, ieri in
una conferenza stampa congiunta, il FORUM NAZIONALE DEI MEDIATORI e
ASSOMEDIAZIONE hanno confermato che sono stati presentati due emendamenti
distinti alla Legge Sviluppo, uno a firma del senatore De Lillo, l’altro a
firma dei senatori Bruno e Castiglione.
La sostanziale differenza fra i due emendamenti sta
nel termine dell’obbligatorietà della mediazione come condizione di
procedibilità. Per De Lillo sarebbe sufficiente pensare al 31 dicembre 2017
come data entro cui “diffondere la cultura della mediazione” attraverso
l’obbligatorietà, appunto temporanea, dopodiché la mediazione tornerebbe ad
essere volontaria (ferma restando l’altra forma, quella delegata dal giudice).
Per Bruno e Castiglione invece, é meglio non inserire termini e lasciare così
un’obbligatorietà a tempo indeterminato.
Durante la manifestazione del 12 novembre, verranno
distribuiti e raccolti dei moduli attraverso cui, anche i cittadini, potranno
esprimersi sull’emendamento che preferiscono al fine di dare al Parlamento ed
al Governo una chiara indicazione della volontà popolare sul tipo di
“mediazione obbligatoria” da adottare.
La manifestazione si terrà dalle ore 9 alle ore 14.
Il Presidente della Camera, On.le Gianfranco Fini, riceverà ufficialmente il
Forum Nazionale degli Organismi di Mediazione e dei Mediatori Civili alle ore
16:00.
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