domenica 25 novembre 2012

Master in mediazione interculturale e interreligiosa 2013/2014




Ho il piacere di presentarVi l'edizione 2013/2014 del Master universitario di I livello in Mediazione interculturale e interreligiosa (III edizione), organizzato dalla Pontificia Università Salesiana - Facoltà di Filosofia e ASUS - Accademia di Scienze Umane e Sociali.

Di seguito trovate il link al progetto del Master, con le indicazioni di dettaglio su presentazione, obiettivi e programma.


venerdì 23 novembre 2012

La Giustizia italiana al 155° posto, dopo l'Iraq



La Banca Mondiale ha individuato da tempo come centrale per lo sviluppo del tessuto produttivo di un paese la rapidità e l'efficienza della giustizia civile.

Il rapporto "Doing Business in Italy 2013" presentato oggi, che potete trovare integralmente e con una breve presentazione, sul nostro sito www.fainotizia.it, analizza l'efficienza delle regolamentazioni d'impresa in tredici città (Bari, Bologna, Cagliari, Campobasso, Catanzaro, L'Aquila, Milano, Napoli, Padova, Palermo, Potenza, Roma e Torino) e sette porti italiani (Cagliari, Catania, Genova, Gioia Tauro, Napoli, Taranto e Trieste). 

Lo studio oltre a descrivere i diversi ostacoli e le opportunità che i piccoli e medi imprenditori debbono affrontare a seconda di dove siano localizzati, permette anche la comparazione delle regolamentazioni con altre 350 città nel mondo (analizzate in altri rapporti "subnazionali"). 
Il rapporto scompone i costi (al primo posto in Italia le tariffe degli avvocati) ma anche i tempi e le fasi processuali necessarie per dirimere una disputa commerciale presso un tribunale locale.

Una simile analisi, prima nel suo genere in un paese del G7, è stata avviata su iniziativa di Biagio Bossone, responsabile del Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica (DIPE) della Presidenza del Consiglio dei Ministri della Repubblica italiana, che ha anche provveduto  a finanziare l'intero progetto.

NUMERI E CLASSIFICHE

Nelle tredici città esaminate, la risoluzione di una controversia commerciale "standard" (secondo quanto definito dalla metodologia Doing Business) richiede in media 41 fasi processuali, per una durata di 1400 giorni ed un costo complessivo pari al 26,2% del valore della controversia stessa. Inoltre, includendo il valore medio delle performance delle tredici città italiane nella classifica globale Doing Business, l'Italia si collocherebbe al 155° posto su una lista di 185 Paesi (migliori di noi, per citarne solo alcuni, la Sierra Leone, il Malawi, l'Iraq, la Bolivia).

Come detto, tuttavia, l'analisi riportata nel rapporto permette di enucleare le differenze esistenti tra diverse realtà del Paese. Così a Torino una disputa sarà risolvibile in "soli" 855 giorni, mentre a Bari, ad esempio, saranno necessari 2022 giorni per la risoluzione del medesimo contenzioso. Lo stesso tipo di processo, di contro, durerebbe 390 giorni in Francia, 394 in Germania e 510 in Spagna: anche nella città più efficiente d'Italia, dunque, i tempi della giustizia supererebbero di gran lunga quelli registrati in altre città d'Europa.

PROPOSTE DI RIFORMA

L'urgenza di una riforma della giustizia civile in Italia è sottolineata a più riprese nel rapporto, nel quale vengono indicate una serie di modifiche applicabili all'ordinamento corrente le quali, adottate in altri Paesi con criticità simili a quelle italiane, hanno di recente condotto ad ottimi risultati. Tra queste troviamo la promozione di nuovi sistemi di gestione delle cause, il monitoraggio delle attività dei magistrati, l'introduzione di leggi ad hoc che disciplinino la riduzione della cause in arretrato, la promozione del processo telematico e la specializzazione dei tribunali.

giovedì 22 novembre 2012

Dichiarazione del Ministro Severino alla LUISS


Si è svolta ieri a Roma (Università LUISS Guido Carli) la Tavola rotonda dal titolo "Il peso della durata del processo nello sviluppo economico. ADR e misure alternative alla giurisdizione".

Nel corso di questa è intervenuta il Ministro Paola Severino, la quale ha affermato: “La corte ha dichiarato l'incostituzionalità' dell'obbligatorietà per eccesso di delega; occorre attendere le motivazioni per costruire la norma in maniera diversa oppure reintrodurla in forma corretta secondo le motivazioni della corte. Probabilmente la norma verrà' riformulata su alcuni aspetti in relazione all'esperienza di questi 2 anni“.

Sulla stessa linea altri partecipanti, tra cui la Senatrice Anna Finocchiaro, che ha ribadito: ”Non mettiamo mano all'istituto della mediazione se non conosciamo le motivazioni della sentenza della corte costituzionale”.

Si conferma, quindi, una comune linea di tendenza favorevole alla rivisitazione omogenea del D. lgs. 28/2010, fondata su due principali presupposti: il rispetto delle motivazioni della Consulta ed il superamento normato degli elementi di criticità emersi in questi due anni.

Spero si prenda spunto da questa fase di "transizione" per impostare REALMENTE e FINALMENTE la fase 2, nella quale, eventualmente, rivedere alcuni aspetti "critici", tra cui i requisiti per l’accesso alla professione di mediatore (vedi post di ieri – link), ma anche quelli per diventare formatore, rispetto ai quali auspico che si introducano elementi “certi” che attestino le competenze di gestione dell’aula (in modo che i docenti siano davvero “formatori” e non solo “esperti dei contenuti”). Ricordo sempre che la "qualità" dei mediatori passa

Ringrazio l’amico Enzo per il suggerimento.

mercoledì 21 novembre 2012

Salva mediazione, Forum nazionale: emendamento Ghigo resta in piedi

Da Altalex (link)

Forum Nazionale dei Mediatori, comunicato 21.11.2012

L'emendamento Ghigo 16.0.2 "Salva mediazione" resta in piedi, anzi nella seduta di ieri i senatori De Lillo e Latronico vi hanno aggiunto la loro firma. Le notizie circolate di una Sua bocciatura in sede referente sono del tutto infondate e volte a rendere incandescente il clima.

In questo momento bisogna lasciar lavorare le diplomazie. Attualmente, la senatrice Simona Vicari, relatrice della X Commissione del Senato, sta svolgendo un incessante lavoro di tessitura tra i vari gruppi parlamentari ed il Governo.

Nonostante il gruppo del PD ed alcuni deputati trasversali agli schieramenti politici restino alla finestra, in attesa della sentenza della Corte Costituzionale, non è detto che nelle prossime ore, preso atto che l'ostacolo non sarebbe più la reintroduzione dell'obbligatorietà a tempo della mediazione, ma i titoli per l'accesso alla professione del mediatore, sia possibile trovare un accordo, andando ad incidere sull'art. 4, comma 3, lett.a) del D.M. 180/2010, salvaguardando le professionalità acquisite, a partire dal 1 gennaio 2013.

(Forum Nazionale degli Organismi di Mediazione e dei Mediatori Civili, comunicato 21 novembre 2012)

Sulla notizia, vedi anche: Mediazione obbligatoria: Il Senato accantona l'emendamento e rinvia tutto (20 novembre 2012) (link)

Citazione sulla saggezza


Il saggio non si esibisce, e perciò brilla.


Egli non si fa notare, e perciò viene notato.


Egli non si elogia, e perciò ha merito. 

E, giacché non è in competizione, nessuno al mondo può competere con lui

(Lao Tse)

martedì 20 novembre 2012

Mediazione obbligatoria: il Senato accantona l'emendamento e rinvia tutto

L'ultimo emendamento presentato in Commissione Industria dal senatore Enzo Ghigo sulla reintroduzione dell'obbligatorietà della mediazione civile in discussione al Senato della Repubblica è stato accantonato in attesa di conoscere le motivazioni della sentenza della Corte Costituzionale, la quale il 24 ottobre scorso aveva sancito l’illegittimità per eccesso di delega del d.lgs. 28/2010 nella parte in cui prevedeva il carattere obbligatorio della mediazione civile e commerciale.

Link alla notizia:
Altalex.it (link)
- L'Altrapagina (link)

Tecniche per parlare in pubblico - Spoleto - 14 dicembre 2012


Evento formativo
“TECNICHE PER PARLARE IN PUBBLICO”

Spoleto, Venerdì 14 Dicembre 2012
(Hotel dei Duchi) orario 10-18:00

Il modulo fornisce gli accorgimenti utili per migliorare l’efficacia della propria comunicazione e per trasmettere al meglio le proprie idee e proposte. Infatti, saper comunicare tenendo conto non solo dei contenuti, ma anche delle caratteristiche del messaggio, della sua visualizzazione, della tipologia dell’interlocutore (sia esso persona singola, collaboratore, superiore, cliente, piuttosto che un vasto uditorio), fa ottenere i risultati auspicati più rapidamente di qualsiasi altro fattore.

PROGRAMMA: Prepararsi alla presentazione, controllo delle emozioni, lo stile di presentazione, il linguaggio del corpo, elementi di comunicazione efficace.

Docente STEFANO CERA
Formatore nello sviluppo personale e organizzativo. Consigliere del Direttivo Regionale del Lazio dell’AIF (Associazione Italiana Formatori). Autore di monografie, saggi ed articoli su temi di formazione comportamentale e manageriale e su temi legati alla negoziazione e la gestione dei conflitti. Si autodefinisce formaTTore, in aula predilige un approccio informale presentando i contenuti con aneddoti, utilizzando studi di caso, role-play, esercitazioni, mostrando spezzoni di filmati, coinvolgendo i partecipanti e stimolando la loro riflessione in vista del raggiungimento degli obiettivi formativi.

Requisiti: il desiderio di migliorare la propria crescita personale e professionale!

Per ulteriori informazioni info@nicosadr.com   tel 329 2637738  0743234283.