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mercoledì 23 gennaio 2013

Intervista a Isabella Buzzi (seconda parte)

Sempre da Mediation Hub (link) la seconda parte dell'intervista ad Isabella Buzzi

Anche questa mette in evidenza diversi aspetti interessanti e rappresenta, a suo modo, un piccolo "vademecum", con tanti suggerimenti su comportamenti efficaci da tenere in mediazione.

In apertura Isabella ritorna sull'importanza del setting e suo suo uso "strategico" ai fini dell'obiettivo (la trasformazione del conflitto). 

Poi sottolinea l'importanza della preparazione (rispetto alla quale notiamo una differenza del tipo di preparazione tra un procedimento di mediazione civile e commerciale ed uno di mediazione familiare); inoltre, sulla preparazione mi pare molto importante il "quarto d'ora di decompressione" (per entrare meglio nel clima) che cerca di ritagliarsi prima di ogni procedimento. 

Sempre rispetto alla preparazione (ma anche riguardo le  capacità del mediatore), le sue parole mi fanno poi venire in mente una cosa che dico sempre in aula, ossia che l'attività del mediatore è composta da una grande preparazione e dalla capacità di cogliere gli spunti che derivano dalle dinamiche che avvengono durante la mediazione.

Infine, trovo molto utili gli spunti che offre quando parla delle sue attività in caso di stallo delle trattative tra le partiRingrazio ancora una volta Isabella (e Jacopo) perché la sua testimonianza è una sintesi molto efficace che contiene le "buone pratiche" per una Mediazione con la M maiuscola...

lunedì 21 gennaio 2013

Intervista ad Isabella Buzzi (prima parte)


Da Mediation Hub (link) una piccola “perla” per chiunque si occupi di mediazione. Sto parlando della prima parte dell’intervista a Isabella Buzzi.

In attesa di leggere la parte successiva, sono soprattutto due le cose che mi restano in mente dopo la lettura: avere una fotografia molto nitida di cosa significhi “vivere” la mediazione (basta leggere come Isabella ha “conosciuto” la mediazione) e cosa significhi “creare il clima” (le sue parole sulla “costruzione” della scena sono molto efficaci).

Argomenti di cui si parla tanto nei corsi, rispetto ai quali questa mi sembra davvero una bella testimonianza… Grazie Isabella e complimenti a Jacopo per la scelta “azzeccatissima” J

venerdì 18 maggio 2012

MediArmonia


Dal blog Mediation Hub riporto la mia intervista. Ringrazio l'amico Jacopo per avermi coinvolto nel progetto e, in generale, per aver raccolto varie "voci" sulla mediazione in Italia (primo e interessantissimo “laboratorio” del genere).

Premesso che non dovrei essere io a segnalare questa o quella frase (è notorio che l’oste dica che il vino è buono, qualunque esso sia), mi limito a riportare un periodo dell’intervista, a cui credo molto, rappresentativo del mio modo di vedere la mediazione e la formazione ad essa collegata (e non solo).
_________________________ 

Domanda di Jacopo: Quale è la tua visione della mediazione?
La mia risposta: Strumento per il miglioramento della propria vita, personale e professionale. Vedo la mediazione non solo come elemento “tattico” per la crescita di un sistema, ma come riferimento “strategico” di cambiamento della nostra società. You may say I’m a dreamer, avrebbe detto John Lennon, but I’m not the only one…

E se qualcuno crede che sia, in fondo, una piccola “utopia”, bene mi limito a rispondere con una famosa frase di Nelson Mandela: “Un vincitore è solo un sognatore che non si è mai arreso".
Sarò banale, ma ci credo fermamente…
Buona lettura.
Stefano

martedì 8 maggio 2012

Costruire un fragile ponte di barche

Sempre dal blog Mediation Hub, la seconda parte dell'intervista ad Alessandra Passerini. Le conclusioni, come si dice in questi casi, sono tutte un programma... da leggere, per approfondire il significato della nostra attività.

"Fare il mediatore vuol dire esercitare una professione di aiuto ed avere un vero e profondo interesse verso l’altro, inteso come persona umana. Il mediatore è stato anche descritto come “colui che costruisce un fragile ponte di barche” tra due rive. Riportandomi a quest’esempio, che ci trasmette l’idea di un equilibrio spesso complesso e fragile, concludo dicendo che la mediazione è un’attività affascinante ma molto delicata, che va curata attentamente in ogni particolare e non può essere lasciata all’improvvisazione".

venerdì 4 maggio 2012

Mediazione come navigazione a vista...


Dal blog Mediation Hub segnalo la prima parte di questa intervista alla mia amica e collega Alessandra Passerini. Belle e misurate parole, come è nel suo stile, facilitativo per definizione. 


Rispetto al "senso" dell'essere mediatore, parto dalla sua battuta finale "In sintesi, occorre davvero “saper navigare a vista”, per usare un’espressione a me molto cara". La mia impressione è che, in un contesto fortemente "proceduralizzato" come quello italiano, fatichi ad emergere il significato della vera mediazione, che, come operatori del settore, dovremmo invece recuperare e di cui dovremmo farci portatori, ad iniziare dai corsi per diventare mediatore.

Iniziative come quella del suddetto blog autorizzano a sperare che la "mediazione" abbia un futuro in Italia... e non parlo certo della "famosa" pronuncia della Corte Costituzionale (fissata per il prossimo 23 ottobre), quanto della difficoltà nel nostro paese di parlare un linguaggio che integri quello prettamente "tecnico-giuridico".

giovedì 26 aprile 2012

Mediation Hub

E' sempre una bella notizia quando nasce qualcosa di nuovo, soprattutto quando questo accade sul fronte della mediazione. Con  questo spirito, saluto la splendida iniziativa dell'amico Iacopo Savi, mediatore familiare, civile e commerciale.

Come scritto nella home del blog, "Mediation Hub vuole essere uno spazio di confronto tra Mediatori finalizzato alla divulgazione dell’istituto e della cultura della Mediazione attraverso le parole, la visione e le metodologie dei singoli Professionisti che la vivono quotidianamente".

Approfitto quindi del mio spazio per dare il mio personale benvenuto al blog e a presto per lo sviluppo di sinergie che, sono sicuro, potranno portare ottime potenzialità nel mondo della mediazione.

Stefano